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economia regionale

In calo di 3 miliardi l'export regionale

La contrazione fa seguito a un biennio di forte crescita dopo la pandemia. Sempre nel 2023 si riscontra anche una diminuzione del valore delle importazioni regionali

Sensibile diminuzione del valore delle vendite estere delle imprese del Friuli Venezia Giulia (pari a 19 miliardi di euro) nel 2023 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-13,7%, che equivale a 3 miliardi in meno). Le rende noto il ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo che ha rielaborato dati Istat di giornata.

I dati

La contrazione rilevata fa seguito a un biennio di forte crescita dopo la pandemia, dovuta anche alle significative dinamiche inflazionistiche; l’export regionale era cresciuto, infatti, da 14,3 miliardi di euro nel 2020 a oltre 22 miliardi nel 2022. Sempre nel 2023 si riscontra anche una significativa diminuzione del valore delle importazioni regionali (-8,5%); l’avanzo commerciale è notevolmente diminuito (-19,9%, da 10,1 a 8,1 miliardi di euro).

La situazione nel Nordest

Tra le altre regioni del Nordest si rilevano, al contrario, i risultati moderatamente positivi del Trentino-Alto Adige (+3,6%) e dell’Emilia-Romagna (+1,1%), stabile l’andamento del Veneto (-0,3%). Tra le province del Triveneto spicca la crescita di Belluno (+6,6%), grazie all’export di occhiali. Il Nordest nel suo complesso registra una flessione dell’1% rispetto al 2022, mentre a livello nazionale si osserva un dato perfettamente in linea con l’anno precedente (pari a 626 miliardi). 

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Il calo regionale 

A livello territoriale Trieste e Gorizia presentano i passivi più pesanti (rispettivamente -21,8% e -38%) dovuti essenzialmente all’andamento delle vendite di navi e imbarcazioni (che fa segnare complessivamente -43,7%). La provincia di Udine e quella di Pordenone registrano delle flessioni più contenute (-4,8% e -5,1%). Si può inoltre notare che, anche al netto della cantieristica navale, notoriamente caratterizzata da una forte variabilità nel tempo, la dinamica del Fvg si conferma comunque negativa, sebbene un po’ meno accentuata (-8,1%).

Le dinamiche settoriali

Oltre alla cantieristica navale, si rilevano delle sensibili contrazioni delle esportazioni di metalli di base e prodotti in metallo (-16,1%, che comprende la siderurgia) e di quelle dei mobili (-10,2%). Tra i settori dell’economia del Friuli Venezia Giulia che presentano le dinamiche maggiormente positive ci sono al contrario: i macchinari e le apparecchiature (+10,3% rispetto al 2022) e i prodotti alimentari e le bevande (+8%). 

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Le destinazioni geografiche dell’export

In merito alle destinazioni geografiche dell’export delle imprese regionali, infine, si osservano delle flessioni in corrispondenza dei principali partner commerciali. In particolare, le esportazioni verso la Germania sono diminuite del 12,1%, quelle negli Stati Uniti del 25% e in Svizzera del 38,6% (questi ultimi due andamenti sono strettamente connessi al settore della cantieristica navale). Anche la Francia (-14,5%) e l’Austria (-23,7%) mostrano dei passivi consistenti, così come è diminuito sensibilmente il valore delle vendite in Slovenia (-17,6%) e in Polonia (-24,5%, soprattutto a causa della dinamica negativa dei prodotti siderurgici). In netta contrazione anche le esportazioni in Qatar (-45,4%), che comunque si posiziona al decimo posto tra i mercati di sbocco, grazie alla cantieristica navale e alla vendita di armi e munizioni. 

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