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Cronaca

Incenerimento dei rifiuti, Wwf e Cordicom contro Corrado Clini

Alla Notte Verde del Nordest, il ministro si è dichiarato a favore dell’incenerimento dei rifiuti. Pizzutti lo invita a vedere il film “Sporchi da morire”.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

“Caro Ministro, quanto lei dice non corrisponde al vero: l’incenerimento dei rifiuti è una pratica nociva per la salute, come dimostrano molti studi in materia”: con queste parole sabato sera, durante un incontro organizzato a Udine, i presidenti del WWF Friuli Venezia Giulia, Roberto Pizzutti, e del Cordicom, Luciano Zorzenone, hanno civilmente contestato pubblicamente il Ministro dell’ambiente Corrado Clini, intervenuto poco prima per sostenere la pratica dell’incenerimento dei rifiuti presso i cementifici e le centrali a carbone.

“I dati di riferimento per le emissioni del Cdr sono a livelli poco significativi - ha detto il ministro - e questo sistema ci consentirebbe di dare una soluzione al problema dello smaltimento della frazione di rifiuti non riciclabile, che non dovrebbe così essere conferita in discarica”. “In Italia - ha poi aggiunto il Clini - siamo stati perseguitati per anni dalla fama che dagli inceneritori venivano fuori i rischi per la salute della popolazione che generavano i tumori, quando a Copenaghen, a Parigi, a Vienna ci sono nel centro delle città impianti che utilizzano i rifiuti per produrre elettricità”.
 
Un tanto è bastato per provocare la reazione dei presidenti delle due associazioni che, al termine dell’intervento del ministro, hanno preso la parola per contestarne le affermazioni, sia in relazione alla dannosità per la salute umana delle micro e nanoparticelle che si diffondono nell’ambiente sia per il disincentivo che essi rappresentano per altre forme, ben più sostenibili e sane, di gestione dei rifiuti.

“Come un’ampia letteratura scientifica dimostra - ha esordito Pizzutti - inceneritori e cementifici che bruciano rifiuti sono responsabili della produzione di nanoparticelle e composti tossici fortemente nocivi, le cui conseguenze sulla salute umana sono più che documentate. Se poi vogliamo parlare di casi come quello di Vienna, è bene sapere che i dati sulle emissioni non tengono in considerazione una miriade di pericolosi prodotti chimici e che, nella capitale austriaca, proprio la presenza di un impianto come questo ha bloccato la raccolta differenziata al 40%, livello poco prestigioso che noi in regione abbiamo abbondantemente superato da anni, arrivando in molte zone anche al 70-80%”. E Zorzenone ha aggiunto: “Non ci pare assolutamente risolto il problema dello smaltimento dei rifiuti, quando le ceneri di combustione finiscono nel cemento e quindi nelle nostre abitazioni!”.
 
Per conoscere quali siano i reali effetti dell’incenerimento dei rifiuti (ma anche del traffico automobilistico) sulla salute umana è sufficiente vedere il documentarioSporchi da morire” (con il dott. Stefano Montanari e con il prof. Paul Connett), che proprio in questi giorni è stato proiettato in diverse località della regione e che il ministro Clini, su specifica richiesta del presidente del WWF, ha accettato di vedere. La soluzione è nella raccolta differenziata spinta!
Per il pubblico friulano, l’appuntamento con la visione del documentario è per venerdì 11 maggio alle ore 21 all’auditorium Menossi di Udine, in via San Pietro 60, ingresso libero.

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