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Lunedì, 29 Aprile 2024
Incidente aereo

"Abbiamo visto l'aereo precipitare, è esploso a contatto con il suolo": il racconto di un testimone

Un nostro lettore, tra i primi a chiamare i soccorsi subito dopo il terribile schianto dell'ultraleggero, ha visto quanto è accaduto a Lusevera

In aria nessuna esplosione sull'ultraleggero. Così Gabriele Luisa, un nostro lettore, ha fornito la sua versione dei fatti sull'incidente di ieri a Lusevera, nel quale hanno perso la vita Alessio Ghersi, capitano delle Frecce Tricolore e Sante Ciaccia.

L'uomo, tra i primi a contattare i soccorsi, ha tentato di fornirci un resoconto di quanto visto prima dello schianto. "Mi trovavo con alcuni compagni di università nei pressi della pista di decollo dedicata al parapendio, ho notato il velivolo e, subito dopo, mi sono accorto che ha cominciato a perdere quota. Nello stesso istante anche il motore ha cominciato a "perdere colpi". Ed il pendio era proprio lì davanti. Ho udito lo schianto, al quale poi è seguito il fumo ed un paio di esplosioni. Il velivolo non è esploso e non ha preso fuoco in aria – specifica il testimone –. Le fiamme ed il fuoco sono arrivate dopo. Il primo pensiero è stato quello di allertare i soccorsi, anche se dentro di me, avevo già immaginato l'epilogo di quell'incidente. Ho sperato in un miracolo, ma sapevo che non era possibile".

Le cause dell'incidente

Già nella nottata tra sabato e domenica sono stati portati a valle i resti di Alessio Ghersi e Sante Ciaccia: l'autorizzazione è arrivata dal magistrato di turno della procura di Udine. L'operazione, complessa, è stata portata avanti dagli uomini del soccorso alpino e dai vigili del fuoco, mentre i carabinieri di Cividale hanno raccolto ogni testimonianza che possa aiutare a ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente. I resti dell'ultraleggero sono sotto sequestro: dal loro esame dipenderà la risposta sulle cause dell'incidente.

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