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Cronaca

Allarme ozono, previsto uno sforamento a Udine

Secondo l'Arpa dovrebbe verificarsi nella giornata di venerdì 22 luglio: il consiglio è quello di evitare le ore più calde della giornata, dalle 13 alle 18

Con la stabilizzazione delle attuali condizioni meteorologiche, tipiche di questo periodo dell’anno, la quantità di ozono nell’aria inizia a registrare i primi picchi verso l’alto. Per i prossimi giorni l'Arpa ha segnalato la presenza di alti livelli di ozono con il possibile superamento della soglia di informazione (180 mg/mc) in particolare per venerdì 22 luglio. Un valore che in base alla normativa vigente fa scattare appunto misure di informazione nei confronti della cittadinanza. L’Arpa e gli uffici comunali monitorano costantemente la situazione e, allo stesso tempo, consigliano come sempre in questi casi alla popolazione, in particolare ai soggetti sensibili come bambini e anziani, di evitare di uscire di casa nelle ore più calde della giornata, indicativamente nella fascia compresa tra le 13 e le 18.

L’ozono, lo ricordiamo, è il prodotto di una serie di reazioni chimiche che partono da alcuni inquinanti primari emessi direttamente dagli autoveicoli, e che sono favorite dalla presenza delle radiazioni del sole. Proprio per queste motivazioni le concentrazioni più elevate di ozono si raggiungono nel periodo estivo e nelle ore più calde della giornata in cui è massimo l’irraggiamento solare. Dal punto di vista medico, il principale bersaglio dell’ozono sono le mucose, in particolar modo le vie aree. Le conseguenze sulle vie aeree dipendono dalle concentrazioni dell’ozono e dal tempo di esposizione. A concentrazioni sempre crescenti, e comunque ben al di sopra dei limiti indicati dalla normativa come limiti di attenzione e per periodi prolungati di tempo, gli studi epidemiologici dimostrano un aumento del rischio di riduzione dei parametri di funzionalità respiratoria e dell’insorgenza di sintomi irritativi delle vie aeree. Aumentando l’attività fisica e, quindi, la profondità e frequenza del respiro, aumenta la penetrazione dell’ozono nelle vie aeree più basse.

I rischi maggiori sono quelli di malattie delle vie respiratorie, quali l’asma e broncopatia cronica ostruttiva; inoltre i soggetti anziani, a causa di una riduzione fisiologica della funzionalità respiratoria sono considerati a rischio. Da dati di letteratura, il rapporto tra le concentrazioni di ozono all’interno delle abitazioni ed all’esterno varia tra 0.10 e 0.25. Quindi, proprio per la sua elevata reattività, l’ozono è presente nelle nostre case in concentrazioni nettamente inferiori a quelle esterne. Per questo motivo è importante, soprattutto per le persone più sensibili come i bambini e gli anziani ed ai soggetti a rischio, non uscire nelle ore più calde della giornata (indicativamente nella fascia oraria compresa tra le ore 13 e le ore 18) e di limitare durante queste ore i ricambi d’aria con l’esterno. Nessun limite, infine, per quanto riguarda la circolazione veicolare.
 

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