rotate-mobile
per una scuola migliore

Tagli, mancati rinnovi e un reclutamento discutibile: in scena lo sciopero della scuola

Un presidio di circa 200 persone davanti alla sede della Prefettura di Udine e moltissime scuole chiuse in tutta la regione: le prime stime dello sciopero di oggi, lunedì 30 maggio

Circa duecento persone presenti davanti alla Prefettura di Udine, in via Pracchiuso, per un presidio specchio del crescente disagio all'interno del mondo della scuola. Oggi, lunedì 30 maggio, anche in Friuli l'adesione allo sciopero è stata massiccia anche se al momento non si possono fare numeri precisi. La decisione di incrociare le braccia era stata assunta a inizio mese dai sindacati di categoria, al termine di una riunione che si era svolta al ministero del Lavoro: "Nessuna risposta - lamentano le sigle - è giunta in merito alle richieste delle organizzazioni di modifica del dl 36 su formazione e reclutamento approvato nei giorni scorsi dal Governo". Una delegazione dei segretari regionali è entrata dal Prefetto Massimo Marchesiello. 

sciopero scuola-4

I motivi dello sciopero

"Da ieri - commenta Massimo Gargiulo della Flc Cgil – abbiamo registrato un clima diverso. Venerdì c'è stata l'assemblea unitaria preparatoria e abbiamo ricevuto un migliaio di contatti da tutta la regione: molti erano collegati da scuole con videoproiettori". Questo è stato l'avvicinamento alla giornata di oggi, ma nell'ambiente scolastico il clima era agitato da giorni con la pressoché totale certezza, in taluni istituti, che le porte non si sarebbero proprio aperte. "Quello di questa mattina davanti alla Prefettura è stato un presidio, che ha coinvolto circa 200 persone dimostranti, e non una manifestazione. Comunque, dai messaggi che ci stanno arrivando, l'adesione allo sciopero generale è stata massiccia, non solo Udine ma anche tantissime scuole della provincia". Gargiulo scorre i messaggi che gli continuano ad arrivare, anche a pomeriggio inoltrato: dalla Bassa friulana alle Valli del Natisone, l'adesione è stata cospicua. Alcuni istituti non sono stati aperti per l'adesione dell'intero corpo Ata mentre altri "sono rimasti aperti per volontà del dirigente, nonostante tutto il personale Ata avesse aderito allo sciopero, con una grande assunzione di responsabilità", commenta Gargiulo aggiungendo che nelle prossime ore arriveranno le rilevazioni anche delle altre organizzazioni sindacali.

striscione-4-3

"Reclutamento, contratto e meccanismo di formazione. Sono queste le parole chiave attorno a cui gira il motivo di questo sciopero. I temi salienti sono legati al decreto legge 36 che instaura un meccanismo di reclutamento da eliminare, scoraggiando i giovani laureati dal pensare di diventare insegnanti. A questo sistema viene agganciato quello premiale di formazione che prevede un taglio di 10mila posti". Usa non a caso la parola "taglio", Gargiulo, che vuole proprio essere incisivo. "Non possiamo qualificarli in altro modo, se non tagli", tuona. Poi c'è la questione del mancato rinnovo del contratto, scaduto da quattro anni. 

Prossimi passaggi

Dal 26 maggio sono state chiuse le richieste di emendamento: "Adesso bisogna aspettare cosa succede, anche se non ci facciamo grandi illusioni su quello che l'Aula potrà modificare. Noi abbiamo esercitato tutto quello che era in nostro potere". Il rappresentante sindacale sa che i numeri dell'adesione odierna sono stati importanti "e su quello baseremo le nostre azioni futuro", commenta, nonostante alcune dichiarazioni uscite a mezzo stampa dall'associazione regionale dei presidi. "Hanno preso una posizione discutibile, dicendo che è uno sciopero "già visto e non utile". Questa è la prova concreta che il presidio è riuscito, dal mio punto di vista", conclude. Anche l'associazione nazionale presidi sezione Fvg ha preso una posizione piuttosto discutibile,

presidio-2-3

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tagli, mancati rinnovi e un reclutamento discutibile: in scena lo sciopero della scuola

UdineToday è in caricamento