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Cronaca

L'appello di Federalberghi Fvg: «La montagna regionale va "venduta" come unico prodotto turistico»

Paola Schneider: «Valorizziamo le qualità delle varie zone e mettiamole assieme in una ricetta vincente. Sappada sarà un punto di forza»

«È necessario fare squadra e superare, anche se non è facile, la "logica dei campanili". Basta divisioni, sfruttiamo le potenzialità e uniamo i punti di forza». Paola Schneider, presidente di Federalberghi Fvg, lancia un appello all'unità della montagna regionale, con la volontà di ragionare su prospettive di sviluppo allargate e non confinate all'interno dei singoli territori.

Tarvisiano e Carnia, per esempio, potrebbero (e dovrebbero) essere "venduti" come un prodotto unico in chiave turistica: «Ci stiamo lavorando, sottotraccia, ma molti ancora non ne vogliono sapere - evidenzia Schneider -, perché c'è il timore che una zona possa prevaricare sull'altra. Eliminare il clima di sospetto è difficile. I due territori, però, condividono la maggior parte delle problematiche e bisognerebbe lavorare assieme per risolverle». Mettendo assieme le qualità delle due aree, potrebbe nascere secondo la presidente di Federalberghi Fvg un cocktail perfetto: «Il territorio della Valcanale e Canal del Ferro è più forte sotto il profilo della strutturazione del sistema di promozione, mentre la terra carnica può vantare altre qualità come, per citare un esempio, l'offerta gastronomica - fa notare -. Fiori all'occhiello diversi, ma che dovrebbero essere integrati in pacchetti turistici comuni. Non ci manca nulla per essere competitivi».

La parola fine che sta per essere scritta sull'esperienza di Carnia Welcome è destinata ad aprire una nuova fase per questo territorio: «Stiamo cercando di strutturarci in vista della dismissione del consorzio, prevista tra pochi mesi - svela Schneider -, dovremo dare continuità al processo di aggregazione che Carnia Welcome ha portato avanti nel tempo. Sarà la prossima scommessa». E ciò, anche coinvolgendo la "new entry" Sappada: «Questa località potrà aumentare la nostra visibilità, dato che si tratta di una meta turistica molto conosciuta. Dunque, è necessario ragionare in maniera concreta e con progetti ad ampio respiro. Come Federalberghi stiamo aspettando il via libera per fare qualche incontro conoscitivo con la categoria. La Regione, dal canto suo, è già "partita in quarta" a livello di dialogo con l'ex località cadorina, noi contiamo di fare altrettanto».

 Schneider chiude con uno sguardo all'inverno che volge al termine: «In attesa di conoscere i numeri forniti da Promoturismo Fvg - conclude -, la sensazione è che ci sia il "segno più" in tutte le località. Questo grazie all'arrivo per tempo della neve naturale, a differenza delle due stagioni precedenti. Tutte le località, anche quelle che non insistono sulle piste da sci, hanno lavorato molto bene. È necessaria, comunque, una riflessione su come viene strutturata l'offerta: attualmente, tutti si riversano sullo Zoncolan, tralasciando magari poli a misura di famiglia come Forni di Sopra o Sauris. Ecco, dobbiamo essere bravi a proporre qualcosa che valorizzi anche località con queste caratteristiche».

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