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Cronaca Centro / Via Vittorio Veneto

Riciclaggio di denaro per 300.000 euro, indagato bancario udinese

L'uomo è il vice direttore della filiale cittadina della Banca di Cividale. Secondo la ricostruzione dell'accusa avrebbe dato ai cassieri l'ordine di incassare assegni simulando movimenti di denaro contante

Sarebbero due, per un valore complessivo di 300 mila euro, gli assegni incassati in maniera sospetta presso la filiale udinese della Banca di Cividale, perquisita dalla Guardia di Finanza di Udine su delega della Procura.

Nell'ambito dell'inchiesta, condotta dal sostituto procuratore Marco Panzeri, e' indagato con l'accusa di riciclaggio il vicedirettore della filiale, G. V., 43 anni, di Udine. L'istituto di credito è chiamato a rispondere in base alle norme sulla responsabilità oggettiva degli enti. Secondo quanto finora ricostruito dagli inquirenti, sarebbe stato il vicedirettore della filiale a dare l'ordine ai cassieri di effettuare l'operazione d'incasso dei due assegni, forzando la procedura informatica al fine di simulare un movimento di denaro contante.

TENATANO DI PASSARE IL CONFINE CON 350.000 EURO IN CONTANTI

I due assegni, del valore di 180 e 120 mila euro, emessi a favore della Finsea srl, sarebbero stati incassati nel 2008 con una negoziazione ''opacizzata'' che ha ingenerato un movimento contante di denaro attraverso 600 banconote da 500 euro. Beneficiario delle operazioni, sempre secondo le indagini, sarebbe stato il commercialista udinese S. B., indagato dalla Procura per frode fiscale in un'altra inchiesta, di cui quest'ultima è una costola. (ANSA).
 

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