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Rapina / Villa Vicentina

Rapina con spari a Mestre, il bandito vive da eremita in Friuli

Si tratta di un 65enne originario della provincia di Nuoro, abituato da anni a nascondersi lontano dalla civiltà

Panico stamattina al centro Porte di Mestre, l'ex Auchan, nell'area commerciale di Zelarino. Un bandito – secondo quanto riporta VeneziaToday.it – ha sparato contro una guardia giurata, probabilmente nel tentativo di compiere una rapina. L'addetto alla vigilanza, un uomo veneziano di 59 anni, sarebbe stato raggiunto da due colpi d'arma da fuoco all'inguine. I soccorritori lo hanno trasportato all'ospedale per le cure: fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita. I clienti presenti, allarmati dal forte rumore degli spari che è rimbombato negli spazi dello spazio commerciale, sono fuggiti all'esterno nel trambusto generale. Le forze dell'ordine sono arrivate quasi subito e avrebbero fermato il presunto responsabile, un uomo residente in Friuli. Sul posto sono intervenuti sia i carabinieri che la polizia di stato, oltre alle ambulanze del 118.

Il bandito

Si tratta del 65enne L.C. originario di Dorgali, nella provincia sarda di Nuoro. È uno specialista delle rapine nel nordest e in particolare in Friuli Venezia Giulia, dove le forze dell’ordine lo avevano ribattezzato “lupo solitario”, perché dopo i colpi spesso si dava alla macchia vivendo allo stato brado, in particolare nella zona del Carso monfalconese. Si rese responsabile di una rapina da 160mila euro a Manzano, per la quale venne fermato e scoperto con il bottino nel 2008, a Villa Vicentina. 

Lo scopo

Sembra, dalle prime informazioni, che l'obiettivo del bandito fossero i soldi destinati al portavalori. Si sarebbe avvicinato alla guardia giurata nei pressi di una delle uscite di emergenza e avrebbe tentato di sottrargli delle sacche di denaro appena prelevate dalla cassa continua. A quel punto c'è stato lo scontro. L'aggressore avrebbe sparato, mentre i vigilantes hanno reagito assestandogli dei colpi in testa con il calcio delle pistole d'ordinanza. Ferito a sua volta, il rapinatore è stato bloccato nei minuti successivi dalle forze dell'ordine, che hanno anche recuperato la sua arma. È verosimile che l'uomo stesse tenendo d'occhio gli spostamenti del portavalori e della guardia giurata. Non è chiarito, invece, se abbia agito assieme ad un complice.

Il direttore

Sul posto è arrivato anche Antonio Impedovo, direttore del centro commerciale: «Non era mai accaduto niente del genere in 26 anni – ha spiegato – Siamo a totale disposizione degli inquirenti, anche per inoltrare tutte le immagini della sorveglianza. Gli investigatori stanno approfondendo l'accaduto». Un collega della vittima racconta: «Il bandito gli ha sparato due colpi di arma da fuoco. Dalle informazioni che abbiamo sembra che ora stia abbastanza bene. L'attenzione del rapinatore era sul portavalori, nel quale girano soldi contanti. Il nostro è un lavoro rischioso, non è come si pensa. Siamo sempre in pericolo di vita. Per questo chiediamo più considerazione».

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