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"Il Contarena deve diventare come i migliori locali d'Europa": aperto il bando per la nuova gestione

Pubblicato sul sito del Comune di Udine il bando per gli operatori interessati a gestire lo storico caffè udinese: aumentato il canone mensile ma anche il periodo di concessione

Cambiano le regole per la gestione del Caffè Contarena che, da oggi, sono ufficialmente pubblicate tramite bando sul portale delle stazioni appaltanti della Regione. Uno dei luoghi più cari alla cittadinanza udinese, dunque, è pronto a cambiare gestione dopo oltre due anni di chiusura e un recente passato abbastanza travagliato. Innanzitutto cambia la natura del contratto, che non sarà più un affitto d'azienda ma, trattandosi di un bene soggetto a vincolo storico archeologico, il regime sarà quello della concessione. "Stabilito il canone mensile, che sarà di 4.845 euro (prima era intorno ai 3.700), ci sarà una messa a regime progressiva: il primo anno si tiene conto dei lavori che si dovranno fare, del tempo degli allestimenti e dal fatto che debba essere riattivata la fidelizzazione della clientela e quindi il gestore corrisponderà il 50% del canone offerto, il secondo anno il 70% e il terzo il 90%", ha dichiarato l'assessora al Patrimonio Gea Arcella presentando i contenuti del bando. "Adottiamo così la diffusa pratica commerciale dei canoni crescenti. Inoltre, la concessione ricalca le regole per l'affidamento di un locale soggetto a vincolo come questo, dove il massimo possibile è di nove anni", ha confermato Arcella. Oltre alla natura dell'affidamento e alla durata, cambiano dunque anche le cifre da corrispondere al Comune: il canone mensile a base di gara equivale a 4.845 euro, ma è suscettibile di rialzo, proposto in sede di gara dal contraente, che sarà valutato in ottica di attribuzione del punteggio.

Il bando

I documenti del bando saranno disponibili fino al 19 aprile, quando scadrà la possibilità di fare domanda per la gestione. Alla gara potranno partecipare anche operatori europei che risponderanno ai requisiti richiesti: l’obiettivo dell’amministrazione udinese è quello di restituire un luogo storico della città alla cittadinanza e alle persone che frequentano Udine anche per turismo e svago prendendo ispirazione da quelli che sono i più famosi caffè storici italiani e stranieri e pare che qualche richiesta di informazioni, nelle scorse settimane, sia stata comunque fatta anche se, ovviamente, vige il massimo riserbo. “Il nostro auspicio è di renderle il Caffè Contarena di nuovo un luogo vivo, frequentato, fulcro della vita sociale cittadina, grazie a una concessione di lunga durata che garantisca l’alto livello del servizio e della qualità dei prodotti offerti. In particolare i prodotti dei menù punteranno sulle nostre eccellenze, auspichiamo in un programma culturale e di intrattenimento degno del luogo”, ha commentato l’assessora al Patrimonio Gea Arcella. Uno dei criteri nuovi introdotti nel bando sarà anche l'introduzione dei pranzi veloci. 

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Il bando prevede che l’operatore articoli la propria offerta proponendo in primis, obbligatoriamente, un servizio di bar caffetteria, enoteca e pranzi veloci, con particolare riguardo al servizio di somministrazione bevande e snack. Starà a ogni imprenditore ampliare la possibile proposta con servizi ulteriori, ad esempio la ristorazione e l’organizzazione di eventi culturali e musicali. Sarà valorizzata in fase di valutazione delle offerte anche l’utilizzo dei prodotti locali, in particolare a marchio DOP, IGP e STG, che potranno anche essere promossi tramite la vendita ai clienti. La commissione, che sarà formata da tre persone, guarderà con favore sia l'uso di prodotti locali sia l'inclusione di un'offerta di intrattenimento. Ovviamente le proposte dovranno essere all'altezza della storicità del locale e, nota a parte, durante la presentazione del bando l'assessora al Patrimonio ha specificato che l'uso dei tavoli esterni non è incluso ma prevede un costo a parte. 

Il bando in realtà è solo una parte di un più ampio corpus di documenti, in primis il disciplinare di gara, che stabilisce tutte le regole di partecipazione e anche i criteri di aggiudicazione. Il capitolato di gara invece inquadra il servizio che verrà richiesto tramite la descrizione delle prestazioni del contraente, oltre che vari aspetti giuridici e contrattuali. All’interno degli allegati, chi vorrà gestire il Contarena troverà tra gli altri planimetrie e visure catastali, l’elenco delle attrezzature e degli arredi a disposizione. La commissione valuterà dal 19 aprile in poi le varie offerte che arriveranno all’amministrazione udinese. "Penso che intorno a metà maggio si potrà sapere chi sarà il nuovo gestore di questo locale storico e confido che lo stesso sarà riaperto per l'estate", ha confermato Arcella.

Come dovrà essere

Il nuovo Contarena dovrà adeguarsi ai migliori standard europei. Dovrà offrire orari di apertura e servizio molto ampi, sette giorni su sette, festivi compresi, e per almeno 14 ore al giorno. L’immagine del locale dovrà essere adeguata al complesso monumentale in cui il Caffè è inserito, preservandone anche il nome storico a cui si potrà aggiungere l’indicazione della propria denominazione preceduta dalla parola “gestione”. Gli allestimenti dovranno tenere conto del contesto storico architettonico e artistico e dovranno essere in sintonia con quanto già presente. Il Comune punta anche sulla qualità del servizio: il personale dovrà essere in numero sufficiente, adeguatamente formato, capace di offrire un servizio qualificato a clientela italiana e straniera. Sarà necessario che anche l’abbigliamento di servizio sia consono allo stile del Caffè.

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Chi può partecipare

Gli operatori economici interessati, regolarmente iscritti alla Camera di Commercio, potranno partecipare sia in forma singola che associata ma, condizione imprescindibile, dovranno possedere comprovata esperienza nel settore in servizi analoghi negli ultimi tre anni, in particolare aver eseguito un servizio di gestione bar o servizio ristorazione per almeno due anni di seguito, regolarmente e con buon esito, senza risoluzioni di contratti e un fatturato dimostrato non inferiore a 400.000 euro maturato nel triennio 21-23. 

La valutazione

I criteri di aggiudicazione saranno differenziati in base agli aspetti tecnici ed economici: chi partecipa potrà aggiudicarsi un punteggio massimo di 100 punti, 70 dedicati all’offerta tecnica e 30 a quella economica. Tra i criteri dell’offerta tecnica saranno tenute in considerazione dalla commissione di esperti le modalità organizzative e operative per la gestione del servizio (fra cui la qualità del servizio, la capacità di organizzare eventi culturali e musicali e le capacità di accoglienza per eventuali banchetti e ricevimenti), l’articolazione delle sezioni del menù, sia per la parte di caffetteria ed enoteca, sia per i pranzi che per eventuali altre proposte. Un punteggio maggiore sarà corrisposto a chi proporrà di valorizzare la gastronomia e i prodotti tipici del territorio (DOC, IGT e STG). Sarà valutato anche l’allestimento dei locali, interamente a carico del gestore, l’informazione e la promozione dell’offerta ai clienti. Costituirà un plus l’ampliamento dei servizi in base all’esperienza e alle potenzialità dell’operatore, con l’auspicio del Comune che il Caffè si trasformi in un luogo capace di vivacizzare l’offerta culturale e di intrattenimento della città.

Zecchini e Savio

La città di Udine dovrà ancora attendere, invece, per conoscere le sorti di altri due locali del Comune: il Bar Zecchini e il Bar Savio. Se per il primo la faccenda è complicata dal fatto che si trovi all'interno del palazzo veneziano di proprietà dell'ex Provincia di Udine e, quindi, finché non si capirà che natura avrà l'ente non si potrà prevedere un bando per la gestione del locale, per quanto riguarda il secondo il suo futuro è vincolato dalla ristrutturazione in previsione dell'intero stabile che, in questo caso, è di proprietà comunale.

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