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Problemi economici, strutturali e relazionali: studenti dello Stringher pronti a protestare

In una nota, il rappresentate d'istituto Leonardo Torossi chiarisce le posizione di parte del corpo studentesco, che rivendica i suoi diritti con la dirigenza scolastica e l'Ente di decentramento regionale

All'istituto Stringher di Udine studenti e studentesse minacciano di scendere in piazza per protesta. «Il corpo studentesco diurno e serale nonché la parte genitori sono pronti a recarsi nelle sedi opportune affinché i propri diritti vengano rispettati e i doveri dell’Ente di decentramento regionale e dell’Istituto Stringher vengano ottemperati – codesta scuola riceve da tempo i fondi ministeriali solo ed esclusivamente per gli allievi frequentanti il settore Commerciale». Questo l'oggetto delle lamentele, posto all'attenzione tramite una nota stampa diramata da Leonardo Torossi, rappresentante d'istituto. 

Nella nota, Torossi esplicita che l'Ente di decentramento ha accettato l’invito a presenziare il 15 febbraio presso lo Stringher «per rispondere alla richiesta di delucidazioni in merito alla riparazione della struttura e alla costruzione del quinto lotto e della tensostruttura, indispensabili per il perfezionamento dell’offerta formativa». Le richieste avanzate sono diverse: il completamento dell'edificio come da progetto, la cui realizzazione è iniziata nel 2002, la rimozione delle collinette che si trovano nel retro dell'istituto e dove si riparano ratti che già in passato sono entrati a scuola, la riparazione delle finestre, delle tapparelle, delle luci e di altre criticità segnalate a inizio anno alla dirigenza. Torossi non esclude, nel suo elenco, «neppure lo spurgo delle acque e la manutenzione degli attrezzi delle palestre di via Aspromonte e dell’Istituto Marinoni che vengono frequentate, settimanalmente, da centinaia di
studenti
».

Le proteste

Una prima iniziativa di protesta era nata un anno fa, quando il 16 febbraio 2022 circa 300 tra studenti e studentesse dello Stringher avevano manifestato in piazzale Venerio dopo che l'incontro con l'Ente di decentramento era risultato infruttuoso «in quanto incentrato unicamente sulla manifestazione e non sulle problematiche dell’Istituto con delle risposte, seppur parzialmente date, non esaurienti, né da parte dell’Edr né dalla dirigenza scolastica». 

Le richieste

«Vogliamo che l’Istituto riveda quanto rifiutato nell’ultimo consiglio d’Istituto, attivi una reale campagna di informazione e sensibilizzazione verso il versamento del contributo volontario e che si attivi per avere la stessa considerazione degli altri Istituti udinesi. Vorrei solo che tutti lottassero verso il miglioramento dell’Istituto e che gli organi collegiali fossero realmente dalla nostra parte, non a parole ma a fatti e, nel caso non vedessimo la situazione cambiare, siamo pronti a intraprendere ogni azione legale, assieme ai genitori, che ci è permessa essendo in uno Stato dove il popolo è sovrano», conclude la nota del rappresentante d'istituto. 

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