rotate-mobile
protesta studentesca

Finestre rotte, manca la mensa e non funzionano i trasporti: studenti ancora in piazza

Gli studenti e le studentesse dell'Istituto Stringher di Udine protesteranno mercoledì 16 febbraio in piazza Venerio

Torna in piazza il mondo della scuola: mercoledì 16 febbraio, studenti e studentesse dell’Istituto Bonaldi Stringher di Udine si riapproprieranno della piazza, per protesta. L'iniziativa si svolgerà dalle 9 alle 13 in piazzale Venerio, per protestare contro diverse problematiche specifiche dell’istituto, contro i mancati finanziamenti alla scuola da parte dell’EDR (Ente di Decentramento Regionale) e il mancato ascolto da parte delle istituzioni. I e le rappresentanti di istituto hanno preso questa decisione «dopo mesi di richieste inascoltate, di problematiche ignorate e mancato ascolto da parte della dirigenza, le rivendicazioni che gli studenti e le studentesse portano in piazza sono infatti numerose», si legge in una nota divulgata dagli stessi e dalle stesse.

Le criticità

In primo luogo la sicurezza edilizia: per citare alcuni esempi, «il 21 dicembre 2021 è stata fatta una prova di evacuazione antincendio da cui sono emersi ben 11 punti non funzionanti del sistema di allarme e la verifica di evacuazione non è mai stata ripetuta», spiegano dallo Stringher. Studenti e studentesse aggiungono: «all’interno dell’istituto ci sono numerose finestre impossibili da aprire poiché montate male e, nonostante le numerose richieste dei rappresentanti, in cui veniva rimarcata anche la pericolosità della situazione, il problema persiste».

Un altro problema è quello dei trasporti: «pur essendo stata trovata la ditta per il trasporto scuola-palestre, dopo diversi bandi avviati dall'Istituto, l'EDR non ha assicurato i fondi allo Stringher e quindi quest'ultimo non può permettere agli studenti di frequentare il servizio».

Un dei problemi più sentiti, probabilmente, è quello della pausa pranzo. Dichiara il rappresentante di istituto Leonardo Torossi: «Allo Stringher non c’è la mensa e quando abbiamo rientro dobbiamo andare alle attività commerciali più vicine. Abbiamo a disposizione 50 minuti, ma solo l’andata e il ritorno a piedi ci occupano 16 minuti. Il tempo che resta non basta, e in caso di ritardo molti studenti incorrono in note e sanzioni disciplinari».

La manifestazione

I e le rappresentanti di istituto specificano che «la manifestazione è stata l’ultima spiaggia, siamo stanchi di rimanere inascoltati», replicando così alla dirigente Monica Napoli che si era dichiarata «amareggiata», secondo quanto riferiscono gli e le studenti, da questa scelta. «Non troviamo plausibile e accettabile che solo dopo aver indetto una manifestazione ci sia un incontro con l’EDR, dopo mesi che ci viene detto che veniva fatto tutto il possibile: evidentemente se l’incontro è stato convocato in pochi giorni solo per una manifestazione le risposte e la comunicazione si poteva ottenere prima».

«Siamo rimasti dispiaciuti e delusi dalla chiusura del Dirigente, che ha convocato un incontro con l’EDR il giorno prima della manifestazione, se avesse realmente voluto apertura dialogo con gli studenti sarebbe venuta in piazza a parlare. Ci sembra che ora l’importante sia fermare la manifestazione, non ascoltare i ragazzi che vogliono manifestare un loro malessere in maniera civile», concludono i e le rappresentanti d'istituto.


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Finestre rotte, manca la mensa e non funzionano i trasporti: studenti ancora in piazza

UdineToday è in caricamento