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Controlli lungo i confini, nelle comunità di minori e nei luoghi di aggregazioni di persone non italiane

Da ottobre 2023, dopo il ripristino dei controlli ai confini con la Slovenia, la Polizia di frontiera ha arrestato 90 persone in Friuli Venezia Giulia

Durante la mattina di oggi, sabato 2 marzo, la Polizia di Stato ha concluso una vasta operazione in diverse province italiane, tra cui Udine che, dal 22 febbraio scorso sono state oggetto di mirate attività info-investigative in diverse aree. In provincia di Udine sono stati effettuati controlli lungo le direttrici di transito e di aggregazione di persone non italiane, con particolare riguardo alle comunità che ospitano minori stranieri non accompagnati. Con il supporto di elicotteri è stato effettuato un controllo nell'area dell'ex caserma Cavarzerani. La polizia ha arrestato una persona per possesso di documenti comunitari falsi e ha denunciato in stato di libertà per lo stesso reato una seconda persona.

Ripristino dei confini

Inoltre, dal mese di ottobre 2023, dopo il ripristino dei controlli ai confini con la Slovenia, la Polizia di frontiera ha arrestato 90 persone, di cui 50 per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. In totale sono invece 362 le persone denunciate per crimini cosiddetti transfrontalieri, come ad esempio importazione di sostanze stupefacenti, possesso di armi e contrabbando di tabacchi lavorati esteri. Durante i controlli, realizzati h24 presso i valichi di Trieste, Gorizia, Cividale del Friuli e Tarvisio, sono state identificate oltre 50.000 persone e sequestrati numerosi veicoli, molti dei quali utilizzati per favorire il passaggio irregolare di immigrati clandestini o per occultare droga e armi. In varie occasioni, le persone denunciate hanno tentato di far entrare nel territorio italiano del carburante, senza il versamento delle accise previste, o preziosi frutto di riciclaggio. Al valico di Gorizia, inoltre, sono stati sequestrati 90 cuccioli di cane, provenienti dall’est Europa, trasportati, in auto e furgoni, senza le dovute certificazioni sanitarie e in pessime condizioni igieniche. Di recente, al confine di Fernetti (Trieste), un cittadino rumeno è stato arrestato perché destinatario di un ordine di esecuzione, emesso dal Tribunale di Chieti, per un cumulo pene detentive da scontare in carcere. Infine, a Coccau (Tarvisio), un uomo di origini albanesi, prima di essere bloccato dai poliziotti nel tentativo di evitare i controlli, si è dato alla fuga e ha imboccato, con l’auto carica di minori, la pista ciclabile transfrontaliera.

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