Con l'auto nella ciclabile per scappare dalla polizia: a bordo 8 persone, tra cui bambini e una donna incinta

Un'utilitaria è stata fermata, nei giorni scorsi, al confine con la Slovenia presso il valico di Fusine, dopo aver tentato una manovra azzardata e aver imboccato la pista ciclabile: a bordo 8 persone, di cui due nel bagagliaio, di origine irachena in condizioni precarie. Tra questi, cinque bambini e una donna incinta.

I fatti

I fatti sono accaduti lo scorso 14 novembre: gli agenti in servizio presso il valico di Fusine si sono imbattuti in una Ford Mondeo con targa inglese che, dopo aver finto di fermarsi, con una manovra pericolosa si è alla fuga a forte velocità in direzione di Tarvisio, superando i veicoli che lo precedevano e imboccando pericolosamente la pista ciclabile in condizioni di completa oscurità. Dopo circa 600 metri l’autista del veicolo in fuga ha però perso il controllo del mezzo andando a impattare contro la ringhiera con il rischio di finire in un pendio scosceso. Gli agenti sono riusciti a fermare l’autista un cittadino di origine albanese di 21 anni: a bordo del mezzo sono state trovate, molto scosse, 8 persone di origine irachena di etnia curda, tra le quali una donna incinta e 5 bambini, due dei quali trovati rinchiusi nel bagagliaio.

Arresto

L’autista è stato tratto in arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aggravata dal fatto di aver fatto viaggiare in condizioni inumane i passeggeri esponendoli a gravi rischio di vita. L’autorità giudiziaria informata ne ha disposto l’accompagnamento in carcere. Le persone trasportate, molto provate, sono state identificate e rifocillate dal personale della Polizia di Frontiera.