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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Pioggia di fondi in arrivo per i comuni con meno di 20mila abitanti

Secondo la legge di Bilancio dovrebbero esserci 7 milioni per i comuni in provincia di Udine

Tesoretto in arrivo per i Comuni con meno di 20mila abitanti. La legge di bilancio nazionale ha stanziato infatti 400 milioni di euro a favore degli enti locali più piccoli, risorse destinate ad alimentare investimenti in opere pubbliche di manutenzione e messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio culturale.

In provincia

In provincia di Udine la misura vale quasi 7 milioni di euro e investe tutti i municipi, fatto salvo quello del capoluogo, che con i suoi 99.518 abitanti eccede il tetto massimo fissato per l’accesso al beneficio. 

Come utilizzare i fondi

I contributi in arrivo potranno essere spesi a stretto giro grazie alla possibilità che il codice degli appalti, così come modificato, dà ai Comuni di procedere all’affido diretto delle opere fino a un importo massimo di 150 mila euro. A questo proposito,il capocategoria dell’edilizia di Confartigianato-Imprese Udine, Gino Stefanutti invita nuovamente con forza i funzionari ad applicare la norma sugli appalti anche se si tratta di una facoltà e non purtroppo di un obbligo. 

Gli adempimenti

I contributi assegnati dalla legge di bilancio ai piccoli comuni vanno da un minimo di 40mila euro a un massimo di 100mila: rientrando nel tetto sono dunque d’immediata spendibilità per i Comuni a patto che come detto i funzionari decidano di avvalersi della facoltà normativa. Stefanutti ha scritto direttamente ai primi cittadini. «Riteniamo - si legge nella lettera firmata dal capocategoria insieme presidente provinciale e regionale di Confartigianato, Graziano Tilatti - che il contributo disposto dalle due norme potrà consentire da subito, una volta individuati gli interventi (aggiuntivi rispetto a quelli già previsti dal piano triennale delle opere), l’avvio dell’esecuzione dei lavori».

Le condizioni

Unica condizione: spendere entro il 15 maggio 2019, pena la revoca delle risorse assegnate. Eventualità da scongiurare procedendo speditamente all’assegnazione dei cantieri che, pur piccoli, promettono di riavviare la macchina degli appalti pubblici che da sempre è un irrinunciabile volano per le imprese.

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