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A scuola tra polvere e rumore di martelli pneumatici, la protesta dei genitori

Due primarie di Udine sono interessate da importanti lavori di ristrutturazione, ma gli alunni continuano a fare lezione mentre gli operai lavorano

Cantieri aperti a scuola durante le lezioni. Scattano le lamentele dei genitori. A protestare sono i genitori delle scuole primarie Pascoli e Toppo Wasserman. Ritengono che sia fuori luogo la programmazione dei lavori di ristrutturazione degli edifici scolastici durante il periodo in cui i bambini vanno a scuola. Pur consapevoli che l'entità del progetto preveda una durata di molti mesi, si chiedono se non fosse stato più opportuno spostare gli alunni in un'altro edificio invece di lasciarli in questa situazione del genere. "Chiunque abbia vissuto una circostanza simile sa che stare dove lavorano gli operai non è certo piacevole – racconta un genitore –. Stiamo parlando di bambini dai sei agli undici anni, che si trovano a fare lezione con rumori incessanti, sporco e  polvere, con diversi problemi. Non ultimo rimanere senza riscaldamento proprio a causa del cantiere". 

Bambini delle elementari rimangono al freddo

Il vicesindaco

A rispondere ai genitori ci pensa il vicesindaco Loris Michelini, anche assessore ai lavori pubblici: "I lavori delle scuole primarie Pascoli e Toppo Wasserman non potevano essere più rimandati. Si tratta di un progetto strutturale indispensabile. Anche per questioni di sicurezza da un punto di vista sismico. Abbiamo valutato attentamente tutte le opzioni e quella meno problematica è risultata quella di far convivere cantiere e scuola. Non è stato possibile trovare un'latra sede idonea con la capienza e le caratteristiche adatte ad una scuola. Capiamo i disagi dei bambini e dei docenti, ma non c'era nessun'altra alternativa valida". Prosegue Michelini: "I lavori dovrebbero durare almeno un paio d'anni scolastici, sono iniziati quest'estate e finiranno presumibilmente nell'estate 2024, se tutto va bene. Già da subito abbiamo avuto degli intoppi. Gli operai hanno scoperto una centralina dell'Enel che dava energia a tutto l'isolato negli scantinati della scuola. Era là da trent'anni almeno. Una sistemazione quanto meno non opportuna per cui abbiamo dovuto provvedere a spostarla in altra sede maggiormente idonea". Per concludere il vicesindaco ha dichiarato: "Sarà cura della nostra amministrazione finché sarà possibile vigilare che i lavori in queste scuole procedano in modo celere e con il minor impatto possibile sulla vita quotidiana dei ragazzi, senza ritardi. Abbiamo diversi cantieri aperti in varie scuole della città. L'obiettivo è renderle tutte più belle e più sicure".

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