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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Regeni, dall'Egitto un dossier di 2mila pagine. Il 7 e 8 aprile l'incontro

Giovedì e venerdì di questa settimana gli inquirenti egiziani e italiani si incontreranno a Roma per discutere la documentazione riguardante lo spinoso caso del giovane ricercatore friulano ucciso nel paese nordafricano

Non più il 5 aprile, come inizialmente previsto, ma il 7 e 8. L’incontro tra gli inquirenti e gli investigatori di Italia ed Egitto che indagano sulla morte di Giulio Regeni è stato fissato ufficialmente. Alle riunioni parteciperanno i massimi dirigenti del Servizio centrale operativo (Sco) della polizia di Stato e del Raggruppamento operativo speciale (Ros) dell'Arma dei carabinieri, oltre al procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone e al pm Sergio Colaiocco. Dal Cairo arriveranno il generale Adel Gaffar e il brigadiere generale Alaa Abdel Megid, dei servizi centrali della polizia egiziana e il vicedirettore della polizia criminale del governatorato di Giza, maggiore Mostafa Meabed. Dalla procura del Cairo arriveranno i procuratori Mostafa Soliman, e Mohamed Hamdy El Sayed. Ancora in via di definizione il luogo della riunione, che si terrà comunque nella capitale. 

NESSUNA RICHIESTA SUL NUMERO DI PERSONE. La Procura di Roma smentisce la notizia riportata dal sito egiziano “Horria post.net” secondo la quale il capo dei pm capitolini, Giuseppe Pignatone, avrebbe chiesto che della delegazione egiziana facessero parte 14 persone, tra le quali il consigliere del presidente per la sicurezza nazionale Fayza Aboul Naga.

DOSSIER CORPOSO. Gli inquirenti egiziani hanno preparato un dossier di quasi 2.000 pagine. Stando a quanto scrive oggi il quotidiano egiziano Al Shourouk, nella raccolta di documenti sono contenute le principali piste seguite, le condizioni del corpo e gli interrogatori condotti su 200 persone di diverse nazionalità che avevano rapporti con la vittima. 
 

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