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"Chi beve il vino ha il cervello più piccolo": bufera in Friuli Venezia Giulia contro le parole della virologa

Il senatore della Lega Marco Dreosto ha risposto alle dichiarazioni della virologa Antonella Viola, ricercatrice e docente all'Università di Padova

L'alcol fa male e anche un consumo moderato danneggia il cervello e aumenta il rischio di tumori: a dirlo è Antonella Viola, ricercatrice e docente all'Università di Padova, che condivide il via libera al provvedimento con cui l'Irlanda renderà obbligatorio per i produttori di bevande alcoliche l'inserimento su bottiglie e lattine di un'etichetta che avverte sui rischi per la salute umana del consumo di alcol, in particolare sul legame tra tale consumo e il cancro. Un legame che secondo la ricercatrice è ormai assodato. "Diversi studi hanno confermato che anche un consumo moderato di alcol può favorire lo sviluppo di alcuni tipi di cancro, tra cui quello del colon e quello del seno e della mammella". Queste le parole usate dalla docente e immunologa ai microfoni della trasmissione 'Il mondo nuovo', su RaiRadio1, di cui è coconduttrice. "L'alcol, qualunque tipo di alcol, anche quello contenuto nella birra, nel vino, nell'aperitivo, è un cancerogeno" ha ammonito la ricercatrice. E gli studi scientifici hanno confermato che anche un drink al giorno "aumenta del 6% nella donna il rischio di cancro alla mammella e già col secondo bicchiere questo rischio aumenta del 27%". Insomma, il classico bicchiere di vino a tavola non fa affatto bene alla salute, anzi può essere causa di problemi seri. Viola ha ricordato che in Italia ogni anno ci sono 10mila casi di tumore provocati dall'alcol e che "già nel 1988 l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro e l'Organizzazione mondiale della sanità hanno inserito l'etanolo nella lista dei cancerogeni di primo livello, cioè nella lista di quelle sostanze come l'amianto o il benzene, per cui è certa la correlazione della sostanza e l'induzione dei tumori negli esseri umani".

I friulani bevono, ma possiamo dirlo solo noi

"Chi beve alcol ha un volume del cervello inferiore"

"I tumori direttamente associati anche al consumo moderato di alcol - ha detto ancora Viola - sono quelli che appunto colpiscono la mammella e il colon retto, ma non solo, anche la bocca, l'esofago, la laringe e il fegato. A questo devo aggiungere anche che un recente lavoro pubblicato sulla rivista 'Nature communications', che è una buona rivista, ha dimostrato in maniera molta solida che le persone che bevono uno o due bicchieri di bevande alcoliche al giorno, quei famosi due bicchieri di vino a pasto o come aperitivo dopo il lavoro, ebbene queste persone hanno un volume del cervello inferiore rispetto a chi non beve e presentano delle alterazioni strutturali proprio visibili. Quindi anche un consumo moderato danneggia il cervello, non solo l'abuso".

La replica dal Friuli Venezia Giulia

“Esorto qualche virologo in cerca di visibilità - forse per ottenere interviste o per promuovere il suo nuovo libro - che continua ad affermare che ‘il vino fa male’ e che, cito, ‘chi beve il vino ha il cervello più piccolo’, di non accanirsi contro un’eccellenza del Made in Italy. Forse la popolarità le ha fatto male, ma voglio ricordarle che è l’abuso di alcol a essere nocivo, non il semplice consumo. Come retaggio del Covid, abbiamo dei virologi in astinenza da televisione che cercano di imporre il proprio stile di vita come unica salvezza del mondo e ora qualcuno punta il dito contro il vino mettendo a repentaglio un intero settore fatto di millenni di storia e di tradizione. Vista la mia provenienza da una terra, il Friuli Venezia Giulia, fortemente legata alla coltivazione e alla produzione vitivinicola, vorrei tranquillizzare Antonella Viola con un bicchiere di buon vino friulano e, anzi, la invito nelle nostre cantine. Potrebbe, così, imparare a conoscere e rispettare l’amore, la cultura e la passione che i nostri viticoltori mettono ogni giorno per produrre i vini italiani, vere eccellenze riconosciute in tutto il mondo”, ha commentato il senatore della Lega Marco Dreosto durante la discussione in Senato in merito all’Organizzazione internazionale della vigna, in risposta alle dichiarazioni della virologa Antonella Viola.

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