Aumento delle rette alla Quiete, De Toni: "Io e la giunta estranei alle polemiche"

continua la discussione intorno alla notizia dell'aumento delle rette dell'asp La Quiete. A commentare il fatto anche il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni. "La nostra amministrazione ha appreso della decisione del Consiglio di amministrazione della Quiete di aumentare dal 2024 le rette per gli ospiti della storica Asp cittadina. La scelta presa è stata fatta, come sempre accade, in piena autonomia e perciò ne possiamo soltanto prendere atto", ha dichiarato il primo cittadino. "Nel corso di questi mesi abbiamo sempre voluto improntare le nostre relazioni istituzionali alla massima trasparenza, collaborazione ed efficacia. Io e la giunta siamo estranei alle polemiche sorte in queste ore sul tema e auspichiamo di poter continuare ad affrontare i tanti temi sul tavolo, anche con la Regione, nel segno della collaborazione per il bene della città", ha continuato. "Non intendiamo intaccare il rapporto istituzionale che vogliamo costruire con l'amministrazione regionale a causa di dialettiche squisitamente politiche, lontane dalle logiche di un patto territoriale per Udine e il Friuli, obiettivo a lungo termine mio e della Giunta udinese", ha chiosato De Toni riferendosi probabilmente anche alle dichiarazioni rilasciate nelle ultime ore dagli ambienti del Partito democratico udinese. Il capogruppo consiliare dem Iacopo Cainero e il segretario del Pd di Udine Rudi Buset hanno, infatti, commentato che "Udine è stata punita ancora, questa volta nella sua parte più debole. La giunta Fedriga doveva conoscere gli effetti dell'assestamento estivo sul bilancio della Quiete e proprio in tempi di vacche grasse ha colpito l'Asp udinese".