Professore tentò di manipolare un concorso universitario: condannato
Un docente dell'Università di Udine ha ricevuto una pena di 4 mesi e 20 giorni di reclusione, sospesa con la condizionale, per il reato di abuso d'ufficio. L'accusa si riferiva al cercare di favorire il figlio di un collega per un posto da ricercatore
Il 71 enne R. G. S., docente di sociologia dell'Università degli studi di Udine, è stato condannato oggi dal gup del tribunale di Udine, Roberto Venditti, a 4 mesi e 20 giorni di reclusione, con un anno di interdizione dai pubblici uffici - con la sospensione condizionale della pena - , per il reato di abuso d'ufficio.
L'accusa era di aver cercato di favorire il figlio di un collega per un posto di ricercatore universitario, per il settore di sociologia dei processi culturali e comunicativi alla facoltà di lingue e letterature straniere dell'ateneo friulano. R.G. S. è stato invece assolto dall'accusa di tentata falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico perché il fatto non sussiste.
Nelle due sedute della commissione giudicatrice del 7 e 20 maggio 2011, secondo l'accusa, si era rifiutato di firmare i verbali e la relazione finale qualora non fossero stati modificati i punteggi attribuiti ai candidati facendo risultare vincitore il suo "protetto" al posto della concorrente che aveva ottenuto invece i migliori risultati. Nella seduta del successivo 6 luglio, sempre secondo l'accusa, aveva presentato alle altre due componenti della commissione una bozza di verbale con cui sostituire il precedente da lui non sottoscritto.
La situazione non si era risolta, costringendo l'Università a rifare le procedure con una nuova commissione, all'esito della quale era risultata poi vincitrice la prima candidata già scelta.
