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Cronaca Centro / Largo Ospedale Vecchio

Accusò di aver tentato di soffocarla: condannata a 1 anno e 10 mesi

Vittima della vicenda un 40enne udinese, che ha visto chiarire la sua posizione dopo una battaglia legale avviata dalla ex moglie. La donna, per evitare il carcere, sarà ora costretta a risarcire l'ex coniuge

Una donna emiliana di 42 anni è stata condannata dal Gup del Tribunale di Udine a un anno e 10 mesi di reclusione per calunnia nei confronti dell'ex marito. Nel 2008, periodo in cui i due coniugi si stavano separando, la donna lo aveva accusato ingiustamente di averla aggredita, spinta in un fossato pieno di sassi e di aver cercato di soffocarla con una cintura posta come un cappio intorno al collo.

L'uomo era stato indagato per lesioni ma dopo oltre un anno di indagini la sua posizione era stata archiviata, anche grazie a una serie di spunti investigativi offerti dalla sua difesa che ne provavano l'innocenza. A quel punto l'uomo, assistito dall'avvocato Monica Catalfamo, ha denunciato l'ex moglie per calunnia.

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Il Gup Paolo Milocco le ha concesso la sospensione condizionale della pena purchè, entro un mese dall'irrevocabilità della sentenza, versi 12 mila euro di risarcimento danni fissato in favore dell'ex coniuge. Dal giorno della falsa accusa nei suoi confronti l'uomo, un friulano sulla quarantina, non ha più potuto incontrare le sue tre figlie, una bambina di sette anni e due ragazzine preadolescenti. L'uomo continuerà ora la sua battaglia davanti ai tribunali emiliani, dove la donna si è trasferita con le figlie, per riabbracciarle.

(ANSA)

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