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Un comitato contro le nuove zone ZTL per il centro storico: c'è anche la proposta di un referendum cittadino

Le ragioni che legittimano e spiegano la nascita del nuovo "Comitato Centro Storico Bene Comune" sono state espresse dallo stesso fondatore, Stefano Salmè Presidente gruppo consiliare “Liberi Elettori- Io Amo Udine”, in una lunga nota che mette in evidenza le difficoltà quotidiane dei cittadini conseguenti ala scelta di imporre la ZTL su larga scala

Un comitato contro la nuova ZTL che renderà il centro cittadino un'area quasi interamente pedonale.E' l'iniziativa lanciata da Stefano Salmè Presidente gruppo consiliare “Liberi Elettori- Io Amo Udine” con l'obiettivo di proporre un eventuale referendum cittadino proprio sul tema. 

Le ragioni che legittimano e spiegano la nascita del nuovo "Comitato Centro Storico Bene Comune" sono state espresse dallo stesso fondatore in una lunga nota che mette in evidenza le difficoltà quotidiane dei cittadini conseguenti ala scelta di imporre la ZTL a zone. Limitazioni che saranno effettivamente operative a partire dal 2 aprile prossimo

I rischi? Una progressiva "privatizzazione" del centro storico in favore di "pochi" e le conseguenti difficoltà derivanti da un calo dei frequentanti che preferiranno recarsi nei grandi poli d'acquisto a discapito delle piccole attività del centro storico.

Le dichiarazioni

"Sono passati quasi trenta anni da quando l’amministrazione comunale impose i primi parcheggi a pagamento: da allora, le strisce blu sono arrivate alla periferia della città (da piazzale Cella a via Chiusaforte), conquistando sempre maggiori spazi e imponendo sempre maggiori balzelli a cittadini, imprese e visitatori della nostra città. Oggi, qualunque friulano che, quotidianamente, per lavoro o per piacere, deve o vuole recarsi nel salotto della città, è costretto a pagare -  L’orientamento dell’assessore Ivano Marchiol e del nuovo manager al commercio, Guido Caufin, sulla nuova ZTL, vanno esattamente nel solco di una visione ideologica che, sull’altare di una falsa sostenibilità ambientale, vuole imprimere una forte accelerazione al processo di “chiusura” del nostro centro storico. A pagare, come sempre, saranno cittadini, imprese, famiglie e turisti: il PASS (che sta diventando la normalità post Covid) rappresenterà un balzello per residenti, imprenditori e turisti - prosegue Salmè - La discriminazione economica e sociale tra gli imprenditori che sono dotati di mezzi di trasporto elettrici ( esempio AMAZON) e che quindi non avranno limiti di orario nella ZTL) e i “padroncini” che non possono permettersi tali mezzi (e che quindi subiranno delle limitazioni di orario di accesso alla ZTL) delinea bene il modello di società verso cui si è orientati. Una sorta di “gentrizzazione” dei centri storici, una ZTL su misura di poche decine di ricchi benestanti (ma che posseggono gran parte del patrimonio immobiliare del centro storico, sia residenziale che commerciale) che vorrebbero una sorta di “privatizzazione” del centro storico".

"Il risultato certo della nuova ZTL e della rapida diminuzione dei parcheggi in centro (causata dalla frettolosa pedonalizzazione di alcune piazze) sarà, non solo quello di congestionare il traffico delle auto sulla circonvallazione e nella primissima periferia della città (con la certezza che i pendolari sottrarranno i pochi parcheggi liberi ai residenti, aumentando tra l’altro il tempo trascorso in macchina di ciascun automobilista e le emissioni inquinanti associate.), ma che il commercio e le imprese di servizi del centro storico subiranno l’ennesima erosione a vantaggio dei grandi centri commerciali della città e dell’hinterland udinese. La mistificazione del neomanager al commercio Guido Caufin, secondo cui “non è la vicinanza ai posti auto che fa funzionare le attività economiche” è un abile sofisma che nasconde però la dura realtà: la vitalità di un’attività commerciale dipende lapalissianamente da molti fattori, ma è indubbio che uno di essi è la presenza di posti auto liberi e gratuiti. L’esperienza che tutti i cittadini possono toccare con mano è il Parco commerciale del Terminal Nord o il Città Fiera (ma anche tutti gli altri centri commerciali), dove i parcheggi, fronte negozi, abbondano e sono gratuiti. L’accesso al nostro centro storico sarà invece condizionato da PASS, varchi, telecamere, sanzioni, parcheggi a pagamento. Tutti possono comprendere il gap competitivo che si crea"

L’esperienza del sistema dei parcheggi a pagamento e le stesse dichiarazioni dell’assessore, ci inducono a ritenere che, tra l’altro, queste decisioni siano solo l’antipasto di quello che si prepara: la conclusione sarà inevitabilmente quella di vietare l’ingresso dentro alla circonvallazione a tutti i mezzi “non elettrici” - continua Salmè - Chi non possiederà un’auto o un mezzo elettrico (o ibrido) dovrà pagare l’ennesima gabella giornaliera (come a Milano e Roma). Liberi Elettori continuerà a votare a favore (come ha fatto sul nuovo sistema di bike sharing) di tutti quelle misure “positive” (e non sanzionatorie) che si configurino come un incentivo all’utilizzo di mezzi alternativi all’auto (implementazione del trasporto pubblico, incentivi economici all’uso di veicoli meno inquinanti, riduzione dell’inquinamento da riscaldamento civile, in primis negli uffici), ma dichiara la sua netta contrarietà alla “città dei PASS”.

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