Smerciava cocaina in Friuli, boss della droga catturato dopo 5 anni
Fuggito nel 2012, a ridosso della conclusione delle indagini antidroga dei Carabinieri di Udine, è stato arrestato ieri dalla polizia ellenica uno dei leader di un'associazione malavitosa che vendeva droga in regione
E' stato catturato in Grecia, nella giornata di ieri 28 marzo 2017, un pregiudicato di nazionalità albanese, Arian Shqau, fuggito nel 2012 dopo l'ordinanza di arresto emanata dal Gip del Tribunale di Trieste, su richiesta della Procura della Repubblica giuliana – Direzione Distrettuale Antimafia.
A carico del latitante 38enne, l’esito delle indagini denominate "K2009", sviluppate dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Udine (seguite all'epoca dal Capitano Pasquariello, dal Colonnello Del Piano e dal tenente Colonnello Paganuzzi) e sfociate a marzo del 2012 nell'arresto di 22 persone e di 15 chili di cocaina sequestrati. L'associazione malavitosa stroncata, di cui il soggetto era uno dei leader, aveva avuto origine proprio nella nostra città, quando un gruppetto di conoscenti figli della prima ondata migratoria albanese in Italia, aveva deciso di "ingrandirsi" dando vita a una struttura sovranazionale, con un centro direzionale nella loro repubblica d'origine, la logistica in Olanda e vari "diffusori" del prodotto nel territorio italiano. All'epoca il soggetto riuscì a fuggire insieme ad altri componenti della banda rendendosi immediatamente irreperibile. Per tale ragione l'Autorità Giudiziaria triestina aveva attivato le ricerche emettendo a carico dello stesso il Mandato d’Arresto Europeo con l'estensione delle ricerche su campo internazionale.
K 2009: grossa operazione antidroga dei Carabinieri di Udine
Solo negli ultimi giorni Arian Shqau è stato individuato e ieri, grazie alla Polizia ellenica, è stato arrestato dopo 5 anni di latitanza. Ora, il Servizio Interpol, che ha coordinato l’attività in disamina, seguirà le operazioni di rientro in Italia del soggetto catturato che verrà posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante per le relative esigenze processuali.
