Carl Lewis è a Udine, il "figlio del vento" si rilassa in Friuli

"Carl Lewis sta passeggiando in via Zanon". C'è da ammettere che la soffiata – ricevuta nel primo pomeriggio – al primo impatto è stata presa come una sorta di delirio estivo. "Perché mai il figlio del vento dovrebbe essere in città?" mi sono chiesto. Al tempo stesso ho pensato che non facesse abbastanza caldo perché chi mi ha contattato vaneggiasse e la curiosità ha avuto libero sfogo. Così mi sono diretto verso la strada del centro, in cui quella che sembrava una boutade ha assunto concretezza dopo qualche chiacchiera coi baristi di fiducia. "Si, è passato un paio d'ore fa". Pazzesco, l'uomo dei 9 ori alle Olimpiadi, classe 1961, 2 volte record del mondo nei 100 metri piani (personale di 9 e 86) e tanti altri primati e allori era davvero a spasso per Udine. "Avrà pranzato da qualche parte" mi son detto. Così inizio il giro di telefonate dei ristoranti che si trovano nei paraggi. Dopo i primi flop, al telefono con il titolare di un posto in zona San Giacomo ho un sussulto. "C'è uno che potrebbe essere Carl Lewis. O forse no. Beh, ti mando una foto". L'attesa è febbrile, ma al momento della ricezione le speranze naufragano. A quel punto inizio a dubitare di quanto saputo. Tento la carta social. Se qualcuno lo ha riconosciuto ci saranno dei selfie.

Le prime testimonianze

Alla prima ricerca su Instagram appare un post localizzato a Cividale mercoledì sera, di un signore che si chiama Massimo Clemente. "Che emozione, questa sera a Cividale incontrare una leggenda... Carl Lewis" scrive Clemente. È lui, non ci sono dubbi.

Da Facebook scopro poi che giovedì il campione si trovava a Trieste. Prima il pranzo in un'osteria della zona ghetto, poi ad immortalarlo ci ha pensato l'udinese David Pesce. 

La ricerca

Perfetto, quello che si è palesato oggi in città non poteva essere che Lewis, ma che peccato non incontrarlo e non poter sapere quali sono le ragioni che lo hanno portato fino da noi. Non mi arrendo e chiacchierando con la collega Anna Dazzan mi dice "ho trovato la foto di una tizia americana. Sostiene che la sorella di Lewis abbia organizzato una festa di compleanno a Cividale". È tutto abbastanza originale, ma abbiamo una pista. Il riferimento alla sorella mi apre un ricordo. Anni fa sentii un aneddoto secondo il quale la donna – Carol, di due anni più piccola del fratello, anche lei atleta –, avrebbe invitato, non ricordavo per quale ragione, dei friulani al suo matrimonio. Quando compie gli anni Carol? L'8 agosto secondo Wikipedia. Ok, non è una fonte sempre attendibile, però pure la versione inglese dà quel risultato. Così auto alimento delle perplessità e penso a come venirne a capo. Trovo il profilo di Carol su Facebook. C'è poca roba, ma significativa. Un'amicizia in comune con altri amici. Udinese. Si chiama Martina Zanutto e ha un negozio di bomboniere a Udine. La cerca la mia collega, mentre io lavoro su altro. Dopo una decina di minuti ricevo un messaggio da Anna su Whatsapp. "È da Giangio, in piazzale Chiavris". "Chi?". "Carl Lewis, chi sennò!".La telefonata ha prodotto quello di cui avevamo bisogno. Recupero al volo la Vespa e corro – rispettando i limiti, s'intende – verso il mito. 

L'incontro

Una volta raggiunto il locale trovo subito il titolare, Gianluca Fachechi, che mi conferma tutto. "Sì, è qui". Grazie alle sue informazioni inizio a decifrare meglio la situazione. Carol era davvero sposata con un udinese (amico di Fachechi), conosciuto in Colorado, in un albergo dove il nostro conterraneo lavorava. La sua prima tappa negli States fu a Vail, località montana coloradiana, alle dipendenze di un altro friulano che gestiva un'attività ricettiva. Le strade di Carol e del suo marito friulano (che ora vive a Denver) dopo il matrimonio del 2010 si sono poi separate, ma lei ha mentenuto intatto l'amore per il Friuli, tanto da comprarsi una casa a Cividale. "Voglio vivere la mia pensione qui" ripete spesso. Così, in occasione dei 60 anni (che compirà davvero l'8 agosto), ha deciso di organizzare nella sua proprietà italiana un party che avrà luogo domani sera, con 80 invitati provenienti da tutto il mondo. Di questi una cinquantina sono americani. Tra loro, per forza di cose, la star è il fratello. "È qui da una settimana – ci spiega Carol in un ottimo italiano –. L'ho portato in giro, oltre a Cividale, anche ad Aquileia, Castelmonte, San Daniele, Trieste e oggi a Udine. È la sua prima volta da queste parti. Gli piace tutto, dal paeseggio a quello che si può mangiare e bere". Dopo un paio di chiacchiere con il fratello maggiore Cleveland (per lui un passato da calciatore professionista) è il momento di stringere la mano a Carl, che mi conferma la sua passione per il Friuli. Il tempo di una foto con lui assieme a Carol e, soddisfatto, saluto tutta la compagnia numerosa, immersa nel momento dell'aperitivo.