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Cronaca

La brigata Julia lascia l'Afghanistan dopo sei mesi

Si conclude la missione per gli alpini del Friuli. Generale Gamba: "Abbiamo raggiunto gli obiettivi: sicurezza, infrastrutture e aiuto. Il nostro pensiero va al bersagliere Giuseppe La Rosa ucciso in un agguato"

La Brigata Julia lascia l'Afghanistan, dopo quasi sei mesi di missione. Sono iniziate le operazioni di rientro con gli aerei militari e nel giro di una settimana tutti gli alpini ritorneranno a casa. A Herat, infatti, si è tenuta la cerimonia di ammaina bandiera, dove il generale Ignazio Gamba ha fatto un bilancio della missione. Tanti gli obiettivi raggiunti dai militari friulani da marzo scorso: maggiore sicurezza del territorio, costruzione di ospedali, scuole e infrastrutture e tutela delle sedi governative.

«Sono stati 170 giorni intensi – ha detto il generale - che hanno messo a dura prova gli uomini e le donne della Julia nel fornire assistenza e supporto alle forze di sicurezza afghane per farli progredire e diventare sempre più efficienti. Oggi lasciamo alla brigata Aosta che ci dà il cambio. Non sono mancati i momenti difficili. Tra questi la tragica morte del valoroso maggiore Giuseppe La Rosa. A lui, così come agli altri 52 militari italiani caduti in Afghanistan, va il nostro commosso ricordo: non sono morti invano. Il maggiore La Rosa sarà insignito alla memoria di un’onorificenza che metterà in luce anche il suo atto di valore. L’Afghanistan deve crescere ancora molto per garantire al proprio popolo migliori condizioni di vita, ma è sulla strada giusta”

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