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Cronaca

Nogm ascoltati alla Regione Friuli Venezia Giulia

“Norme di coesistenza”, un falso scientifico per l’associazione nogm; compiuto un importante primo passo verso l’apertura di un comune tavolo di confronto scientifico

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Venerdì 10 gennaio 2014 alle ore 12 ha avuto luogo presso la Regione Friuli Venezia Giulia l'incontro tra il Presidente dell'Associazione NOGM, il nutrizionista clinico e biologo dott. Franco Trinca, e i Funzionari della Regione, sul tanto controverso tema delle "norme di coesistenza" tra coltivazioni OGM e coltivazioni tradizionali e biologiche. L'Associazione NOGM ha ribadito il suo motivato giudizio su tali norme, considerate un "falso scientifico" e quindi un vero e proprio equivoco tecnico-giuridico, introdotto dalla Commissione Europea che, nella realtà (purtroppo già drammaticamente sperimentata in molti Paesi del mondo), si traduce nella contaminazione della filiera agro-alimentare e dell'intero ecosistema biotico, con perdite irreparabili di biodiversità, pesanti alterazioni del patrimonio genetico naturale, con effetti imprevedibili e potenzialmente drammatici, nonché rischi gravissimi per la salute umana.
Il Presidente dell'Associazione NOGM, anche in rappresentanza delle moltissime Associazioni ambientaliste, di produttori biologici e biodinamici, insieme alle quali è stato costituito il Coordinamento NO OGM Veneto-Friuli (che intende divenire un punto di riferimento qualificato a livello nazionale, per tutti quei movimenti che si battono per la tutela di un cibo sano e un ambiente integro, senza OGM, pesticidi ed erbicidi), ha fatto presente ai funzionari della Regione FVG quanto segue:

1.ci sono prove e documentazioni scientifiche "sul campo" le quali dimostrano che la "coesistenza" è impossibile e quindi è un vero e proprio falso scientifico e giuridico, perché i transgeni rilasciati e diffusi nell'ambiente si espandono ovunque, contaminando la microflora del suolo, le acque, le varietà agronomiche tradizionali e le specie selvatiche;

2.l'intero corpo della legislazione europea sugli OGM afferma, seppur con grandi incoerenze nella normativa applicativa, il Principio inviolabile della tutela dell'ambiente e delle coltivazioni tradizionali e biologiche dalla contaminazione degli OGM;

3.la tutela della salute e dell'integrità dell'ambiente sono valori e diritti, collettivi e individuali, sanciti e difesi dalla Costituzione italiana, nonché da numerose sentenze della Corte di Cassazione, su cui lo Stato italiano (e le sue Regioni) NON hanno ceduto la propria Sovranità nei Trattati europei sottoscritti; tanto è vero che alcuni Stati membri (la cui classe politica mostra maggior coerenza e coraggio di quella italiana), hanno efficacemente vietato gli OGM sul loro territorio nazionale, contemplandone il divieto addirittura nella loro Carta Costituzionale (Ungheria);

A fronte di quanto sopra esposto, l'Associazione NOGM ha rinnovato la Diffida già ufficialmente consegnata alla Regione FVG (e presto estesa anche alle altre Regioni d'Italia) di non rendersi colpevole di avallare, con infondate e false "norme di coesistenza", l'introduzione degli OGM nel territorio regionale (testa di ponte per tutto il territorio nazionale), rendendosi così "de facto" complice delle mire espansionistiche e monopolistiche di multinazionali, quali la Monsanto.
A conclusione dell'incontro, svoltosi, per altro, in un clima corretto e di ascolto reciproco tra le parti, l'Associazione NOGM ha chiesto alla Regione FVG quanto segue:

1.di deliberare una moratoria immediata della coltivazione di OGM nel suo territorio, anche in osservanza del Decreto interministeriale vigente dal 10 Agosto 2013 e valevole per 18 mesi;

2.di non varare frettolose e infondate "norme di coesistenza", dagli esiti disastrosi sul piano agronomico, ambientale, della salute pubblica con conseguenti, pesanti ripercussioni sull'armonia sociale e la stabilità politica;

3.di farsi promotrice, insieme alle Associazioni rappresentative di sensibilità e interessi contrari agli OGM e con il coinvolgimento del Governo, delle altre Regioni e dell'Associazione Nazionale Comuni italiani , dell'apertura di un Tavolo di lavoro e di confronto scientifico sulla reale applicabilità, o meno, delle cosiddette "norme di coesistenza".

Tale proposta verrà illustrata e sottoposta all'attenzione e alla valutazione di tutte quelle Associazioni storiche, impegnate contro l'invasione degli OGM in Italia e nella difesa della salubrità dell'ambiente, del cibo e delle eccellenze della filiera agroalimentare italiana.

In considerazione della gravità che tale sconvolgimento degli equilibri ambientali ed agronomici, comporterebbe, attraverso l'applicazione delle ipotizzate "norme di coesistenza", allo studio della Regione FVG, l'Associazione NOGM auspica che il clima di costruttivo confronto che si è raggiunto ieri, nel corso dell'incontro con i funzionari regionali, si traduca presto in una coerente e consapevole decisione da parte della Dirigenza Politica della Regione, nella sua massima espressione della Presidente Debora Serracchiani.

 

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