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Venerdì, 26 Aprile 2024
Solidarietà / Palmanova

Il Friuli protagonista nella gestione degli aiuti umanitari per la Turchia

La nostra regione sarà hub nazionale per lo smistamento dei materiali da inviare alle popolazioni terremotate. I container partiranno dal porto di Trieste verso Mersin già dai prossimi giorni

Saranno la sede della Protezione civile di Palmanova e il porto di Trieste i luoghi dove verranno smistati la maggior parte degli aiuti italiani per le popolazioni colpite dal terremoto in Turchia. "I container provenienti dalle varie regioni dell'Italia – ha spiegato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga – andranno direttamente in porto a Trieste per essere successivamente imbarcati, mentre il materiale pallettizzato arriverà nella sede della Protezione civile di Palmanova". Dove verrà classificato e caricato sui semirimorchi del vettore contrattualizzato per l'invio in Turchia tramite traghetto. Il porto di sbarco sarà quello di Mersin.

Gli aiuti

I primi 20 container partiranno dal porto di Trieste nei prossimi giorni. "Fin dalle prime ore dopo il terremoto diversi operatori del porto di Trieste si sono adoperati per formare delle navi. Abbiamo caricato escavatori, camion e container verso Istanbul, perché la zona colpita dal terremoto era molto difficile da raggiungere. Da qualche giorno invece il porto di Mersin è tornato a essere operativo, così portiamo tutto lì” ha raccontato al Enrico Samer – a TriestePrima.it  – che gestisce la cosiddetta “autostrada del mare",  tra l’Adriatico e il Mediterraneo orientale.

Le dichiarazioni

Dopo la gestione dell'hub nazionale per l'emergenza ucraina la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia ha avuto quindi un nuovo incarico di coordinamento nazionale "confermandosi nel ruolo di punto di riferimento ed eccellenza per l'Italia intera" hanno sottolineato Fedriga e il vicegovernatore con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi.  "Ancora una volta il Friuli Venezia Giulia si mette a disposizione di un Paese e di una popolazione in difficoltà – hanno detto ancora Fedriga e Riccardi –; è una nuova emergenza cui rispondiamo con la capacità organizzativa propria della Protezione civile".

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