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Occhio ai nidi di processionarie, è gennaio il mese in cui intervenire

Proprio verso la fine del mese iniziano ad essere visibili sugli alberi i "bozzoli" bianchi. Ecco cosa fare non appena li si avvista

Gennaio mese delle processionarie. Come ogni anno, infatti, a giardinieri o uffici pubblici preposti fioccano le segnalazioni per la presenza sugli alberi di nidi di questo fastidioso lepidottero. La processionaria è un insetto altamente distruttivo per le pinete poiché le priva di parte del fogliame, compromettendone così il ciclo vitale, oltre ad essere altamente urticante per uomini ed animali.

L'insetto attacca solo il genere Pinus (ma anche cedri) e proprio in questo periodo (ovvero verso fine gennaio) sono visibili i nidi sia sulle cime che sulle branche laterali delle piante. Semplificando si può asserire che in caso di annate con forti attacchi si notano sulle medesime piante sia nidi apicali che nidi sulle ramificazioni. Le dimensioni dei nidi, sericei e di color biancastro, possono essere anche piuttosto grandi.

A partire dalle giornate più calde dei mesi successivi le larve escono dai nidi, si nutrono e si spostano in processione (da cui il nome processionaria) verso il basso. Ed è questa la fase del ciclo biologico più "pericolosa" perché, nella migrazione al suolo le larve provviste di peli urticanti, arrecano fastidiosissimi eritemi cutanei a chi ne vene in contatto (uomini e animali domestici).

In caso di avvistamento della processione di larve o anche di un singolo esemplare di processionaria, è bene dunque non prendere alcuna iniziativa, ma avvisare subito gli organi competenti (autorità comunali, forze dell'ordine, giardinieri, professionisti della disinfestazione, eccetera) che interverranno nella maniera più consona per risolvere il problema.

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