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Sport Rizzi / Piazzale Repubblica Argentina

Guidolin: ""Udinese battagliera anche senza Totò"

L'Udinese si prepara in vista della trasferta di Parma Il mister "Con il capitano in campo tutto è più semplice, ma possiamo ottenere un buon risultato anche senza di lui"

Parma sarà un bel banco di prova per l'Udinese, chiamata a zittire le statistiche che non la danno quasi mai vincente negli incontri disputati senza il suo capitano: "Cercheremo di esprimerci bene anche senza Totò - commenta mister Guidolin nella conferenza stampa della vigilia -, con lui in campo ovviamente è tutto più semplice, ma sono convinto che abbiamo la possibilità di fare una bella gara e di ottenere un buon risultato giocando con personalità e attenzione".

Ci sarà un opportunità per Muriel?
"E' un occasione per tutti, non solo per il colombiano. Il Tardini è un campo difficilissimo soprattutto per l'Udinese che, storicamente, lo soffre molto. A Luis chiederò di mostrare il talento, la velocità e l'abilità di spaccare la difesa avversaria con le sue penetrazioni".

Che difficoltà può creare il Parma alla sua squadra?
"Tante. In casa i gialloblu si trasformano, infatti hanno superato tante squadre ai primi posti in classifica. Il Parma sa cambiare pelle dal punto di vista tattico, passando agilmente dal 3-5-2 al 4-3-3. E' una formazione ottimamente allenata, con giocatori di esperienza e giovani puledri tipo Biabiany. Il francese era una pedina fondamentale del mio Parma. Gli emiliani hanno risolto il problema salvezza con un certo anticipo".

Crede che Totò un giorno potrà avere un ruolo sullo stampo di quello tenuto, nella scorsa stagione, da Del Piero alla Juventus?
"In un futuro lontano forse sì, ma per il momento no. Per l'orologio biologico Di Natale è ancora un ragazzo. Totò di luglio 2010 è lo stesso giocatore di aprile 2013, non è cambiato di una virgola".

Zielinski è pronto?
"Sì, il polacco può fare qualcosa di significativo".

Ritroverà un suo grande ex giocatore…
"Eh sì, Amauri è tra gli attaccanti più forti che abbia mai allenato. Non ho mai guidato grandi squadre, ma ho allenato grandi giocatori e lui appartiene, senza ombra di dubbio, a questa categoria. Sono orgoglioso di aver spinto Zamparini a fare un investimento importante per strapparlo al Chievo. Ero convinto che grazie a lui il Palermo avrebbe compiuto il salto di qualità, inquadrando l'obiettivo Champions League. Purtroppo l'infortunio del brasiliano ha cambiato la storia".

Pinzi è disponibile?
"E' convocato e disponibile, ma non gioca una partita ufficiale da due mesi e mezzo".

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