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Sport Rizzi / Piazzale Repubblica Argentina

Catania - Udinese 1-0 | Non basta la scossa alla squadra, arriva la sconfitta

Con lo zampino di Di Marco arriva la seconda vittoria stagionale per i rossoblu, mentre Guidolin torna in Friuli con una bellissima prestazione ma con zero punti. Tutti i problemi di questa settimana sono serviti a dare una svegliata alla squadra, ma per un pizzico di sfortuna (e di ingenuità) è mancata la vittoria

Una delle regole basilari del calcio è che "chi segna, vince". Non serve quindi dominare nel possesso palla e nelle azioni da gol, non serve arrivare prima su ogni pallone, non serve tirare molte volte in porta se il pallone non gonfia la rete. Ed è ciò che è successo all'Udinese contro il Catania, con i bianconeri padroni del campo ed i rossoblu vincitori. Se poi ci si mettono sfortuna (due pali) e arbitraggio (due rigori non dati) allora il quadro è completo.

L'Udinese, schierata dal primo minuto con un 4-5-1 dedito alla ripartenza e Bruno Fernandes titolare, nelle prime azioni del match rischia un po' con la velocità di Castro e Keko. Pian piano i bianconeri riescono ad uscire e ad insidiare Andujar. Pereyra, Muriel, Fernandes ed Heurtaux si susseguono davanti alla porta siciliana, senza trovare mai però la rete. L'argentino riesce anche a colpire un palo. Passano pochissimi minuti e Domizzi commette un ingenuo fallo su Legrottaglie (il numero 11 bianconero si era già fatto ammonire dopo 3' dall'inizio della gara). Sul dischetto va Maxi Lopez che segna la prima rete della sua stagione. Proprio Domizzi, cinque minuti dopo, chiede un calcio di rigore per fallo di mano di Tachtsidis in area, ma l'arbitro ignora le proteste -legittime- e fa proseguire il gioco. I replay poi mostreranno ancora meglio che l'arbitro si sbaglia, ed il rigore c'era. C'è tempo ancora per un paio di azioni bianconere prima che l'arbitro De Marco fischi la fine della frazione.

Al ritorno in campo Domizzi rimane negli spogliatoi e viene sostituito da Naldo. I bianconeri riprendono ad attaccare, lasciando però spazio ad alcune pericolose ripartenze etnee. Al 67' Pinzi, da 20 metri, colpisce il secondo palo di giornata e pochi istanti dopo l'intera squadra si rivolge all'arbitro quando Legrottaglie stoppa in area la palla con un braccio. Anche questa volta però De Marco non fischia e fa -erratamente- proseguire. L'Udinese non si arrende fino al 95', dimostrando che le scosse sono servite, ma il risultato rimane negativo.
 

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