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Sport Gemona del Friuli

Antonio Rasolo, il giovane pilota friulano che sogna la "24 Ore di Le Mans"

Non ha ancora compiuto 18 anni, ma ha già le idee chiare sul suo futuro nel mondo dell'automobilismo

Compirà 18 anni a marzo del prossimo anno, ma le ambizioni e la mentalità sono già da pilota consumato. Antonio Rasolo, 17enne gemonese, si sta preparando alla sua prima stagione nella MitJet Italian Series, un campionato prototipi a "ruote coperte" che si correrà da aprile a settembre 2016. È stato scoperto dalla Segesta di Tavagnacco, agenzia specializzata nello scovare i talenti delle quattro ruote.

CARRIERA. Antonio ha iniziato a correre a 11 anni con la moto da enduro. A 14 scoppiò l'amore per il kart, proseguito fino al circuito “Easykart”, con un titolo mondiale sfiorato per poco. Nella specialità si è confrontato con piloti di rango come i figli di Alesi e Schumacher, facendosi così conoscere agli esperti del settore.

MIT JET. Ad aprile 2016 parte la stagione, formata da sei gare - e a settembre si chiude. Partecipano cinque scuderie, con una ventina di piloti complessivi. Antonio correrà con il Team Composit, uno dei più prestigiosi della specialità.

LA VETTURA. Rasolo guiderà un prototipo - con telaio proto tubolare e motore 2000 di derivazione Renault - molto leggero e capace di toccare i 250 km orari. La scocca è in vetroresina, e complessivamente il veicolo pesa 800 kg.

LA PREPARAZIONE. Antonio, per il momento, si prepara in palestra. Le guide inizieranno a gennaio, e si terranno a seconda della disponibilità dei circuiti. «Non è un aspetto secondario - sottolinea - visto che ogni spostamento è impegnativo. Siamo spesso in Emilia per le prove, ma ci fosse un circuito vicino a casa, come per esempio quello progettato a suo tempo a Mortegliano, sarebbe perfetto».

IL MECENATE. Attorno al team lavorano sei tecnici, un direttore generale, un direttore sportivo e un meccanico per ciascun corridore. La Heron Fenster di Tricesimo, che fa capo a Eugenio Pillinini, ha voluto sponsorizzare Rasolo. Pillinini - originario di Tolmezzo e con un passato di successi imprenditoriali in Germania - commenta: «In Antonio rivedo me stesso da giovane emigrante, con un talento che va promosso. Perché non credere in lui?».

 PROSPETTIVE. «Vorrei crescere gradualmente - conclude Rasolo - passando a circuiti sempre più competitivi come il Ferrari Challenge o il Ford Challenge. Per adesso è bene che frequenti il Mit Jet almeno per un paio d'anni. Un sogno? Punto al massimo, e dico la "24 Ore di Le Mans"».

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