Andrija Balic: il talentino che mancava da troppo tempo a Udine

Da diverso tempo mancava un colpo “da Udinese”, ma il calciomercato invernale - oltre ad aver turato con forze pronte le falle della mediana (dentro Kuzmanovic e Hallfredsson, fuori Kone e Iturra) - ha sanato anche questa lacuna. Arriva a Udine il talento di un prescelto: Andrija Balic. Spalatino classe 1997, per latitudine geografica e partite in massima serie disputate è già maturo rispetto ai coetanei italiani, con talento cristallino e una personalità da fagli indossare senza problemi la numero 10 dell'Hajduk. Zazzera e modo di stare in campo ricordano per forza di cose Andrea Pirlo, anche se i paragoni portano più responsabilità che vantaggi.

OBIETTIVI. Dovrà imparare a tenere di meno la palla, ad applicarsi di più nella fase di non possesso - non è mai abbastanza in Italia, se ne faccia subito una ragione -, a giocare con maggiore acume tattico. Da migliorare in fase di conclusione, perché arriva al tiro più spesso di quanto si possa immaginare per uno che gioca come direttore d’orchestra del centrocampo. Va aspettato, ovviamente, ma nemmeno relegato sistematicamente in panchina. Questo metodo di sgrezzamento, fino a pochi anni fa, era insindacabile a Udine, chiunque fosse il tecnico. Negli ultimi tempi sembra essere mancata la materia prima, ma ora è tornata, e pure di qualità molto pregiata.