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stereotipi di genere

Scegliere la scuola più adatta ai propri talenti senza stereotipi di genere

In Regione si è svolto un incontro formativo organizzato dalla Commissione regionale per le pari opportunità per aiutare ad orientare ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di primo e secondo grado

Aiutare i e le docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado ad orientare ragazzi e ragazze e a far emergere i loro talenti verso la scelta della scuola più adatta a loro, scevri da ogni stereotipo di genere: questo il messaggio-chiave dell'incontro formativo organizzato dalla Commissione regionale per le pari opportunità (Crpo Fvg). Persone esperte in diritti dell'infanzia, formatori e formatrici come Erika Bernacchi, Luca Bicocchi e Antonio Raimondo Di Grigoli hanno sviluppato diversi argomenti, attinenti al complesso rapporto tra educazione e genere. La giornata è stata moderata da Magda Gruarin, componente della Crpo Fvg, e ha visto la partecipazione anche del presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, della dirigente dell'Ufficio scolastico, Daniela Beltrame, e della presidente stessa della Commissione, Dusy Marcolin, mentre le conclusioni sono state affidate ad Alessia Rosolen, assessora regionale all'Istruzione. La dirigente dell'Ufficio scolastico regionale ha "proposto alla Crpo di sottoscrivere una convenzione con le scuole, per costruire un percorso di lavoro comune verso il contrasto agli stereotipi nella scelta dell'iter formativo da parte dei ragazzi e delle ragazze", ha sottolineato Marcolin. 

"Vanno abbattuti tutti quei preconcetti con cui ancora oggi sono identificati i cosiddetti lavori da uomo e lavori da donna e che condizionano i nostri giovani quando devono decidere cosa fare da grandi - ha rimarcato la presidente -. Invece bisogna garantire maggiori possibilità di accesso ai percorsi di studio scientifici, tecnologici, ingegneristici e matematici (Stem) a tutti, facendo sfatare l'idea che si tratta di indirizzi da maschi, mentre le femmine sono più portate per materie umanistiche o di cura. Negli ultimi anni si è registrata una piccola inversione, ma non basta, la strada è ancora lunga. Anche perché non dobbiamo dimenticare che secondo le professionalità più ricercate provengono proprio da questi ambiti formativi, dunque tutti devono potervi accedere in egual misura". Da parte loro, i e le docenti hanno riconosciuto che c'è un effettivo sbilanciamento di alcune professioni, e quella dell'insegnamento è proprio una di queste, verso il genere femminile causato più da vecchi stereotipi che da reali capacità. 

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