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"Come fate ad essere primi per qualità della vita?": 45 bambini di Salerno scrivono a una scuola di Udine

Una bellissima storia di un gemellaggio nato tra due scuole elementari, una in provincia di Salerno e una nel cuore della nostra città

Galeotto fu il Sole 24 Ore, con la sua classifica della qualità della vita nelle province italiane. L'exploit di Udine, per la prima volta in cima al podio, è dovuto a diversi parametri, tra cui quello dei servizi scolastici e per l'infanzia, ed è stata questa categoria a far drizzare le antenne a una maestra della scuola primaria statale Don Salvatore Guadagno di Mercato San Severino in provincia di Salerno. Ci immaginiamo la scena. La docente Laura Bisogno sfoglia le pagine del quotidiano, consulta i parametri: Udine prima, Salerno 88esima. Si chiede cosa poter fare per migliorare, per garantire anche ai suoi allievi e alle sue allieve le migliori condizioni possibili di educazione e istruzione e allora decide di aprire internet e cercare informazioni. È così che si imbatte nel sito web del 3^ Istituto comprensivo di Udine, entrando nella pagina della scuola elementare "Lea D'Orlandi" e scoprendo una realtà che rappresenta tutto quello che stava cercando: una scuola adatta ad avviare un percorso di gemellaggio culturale tra un istituto che vive nella capitale della qualità della vita e il suo istituto, che si confronta con una città in difficoltà. Scattata la scintilla, Bisogno coinvolge le colleghe e, insieme, decidono di contattare la scuola udinese. "Ci hanno telefonato e per noi è stata una grande emozione", ci confida la vicepreside della scuola Elena Ciotti. Mentre ci racconta la storia arriva anche la notizia che, presso la "Lea D'Orlandi", è appena stato consegnato un plico con 45 lettere da Salerno. Questo è il primo passo del gemellaggio nato tra le due realtà educative dopo la mail da Salerno.

Il gemellaggio

"Vogliamo imparare come si diventa la prima città in Italia per qualità della vita", questa la richiesta della scuola Mercato San Severino. "Una richiesta che ci ha sorpreso e resi orgogliosi. Sarà un percorso di cittadinanza attiva anche per i nostri allievi che, nel raccontare la propria realtà, prenderanno coscienza di quanto non sia scontata", dichiara la presidente dell’Ic3-Udine, Rosaria Arfè. E così comincia l'avventura. "In attesa di poter fare un vero e proprio scambio, abbiamo pensato di cominciare con delle lettere", ci spiega Ciotti. Una cosa vecchio stile, per riprendere anche contatto con le proprie capacità di descrivere se stessi e il mondo che si attorno e per far rientrare quest'idea anche all'interno della progettazione dell'area linguistica. E oggi, venerdì 26 gennaio, ecco arrivare a Udine 45 lettere scritte a mano da altrettanti bambini e bambine della provincia di Salerno. L’obiettivo didattico-formativo dello scambio culturale che si è posta la scuola salernitana è quello di sviluppare anche nei giovani studenti lo spirito critico nella lettura del territorio che li circonda e nel cogliere l’importanza dell’impegno costruttivo, inclusivo e sostenibile della comunità di appartenenza.

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"Ad aver attratto l’attenzione sono stati i sette laboratori che la nostra scuola Lea D’Orlandi ha attivato al proprio interno per una didattica laboratoriale", spiega la dirigente dell’Ic3 Udine, Rosaria Arfè. "A colpire le docenti salernitane anche la bella palestra e il racconto di un’offerta formativa che in vari modi fa vivere e conoscere la città di Udine, per rendere i giovani allievi cittadini responsabili e attivi fin da piccoli", continua. Alla D’Orlandi, in via Sabbadini, sono attivi i laboratori di scienze, inglese, musica, informatica, arte, cinema-teatro, del gusto, la ludoteca e una biblioteca con 2mila volumi per l’infanzia. La scuola, in cui a settembre 2023 il Comune di Udine ha terminato i lavori di ristrutturazione, è inserita in ex giardino botanico, di cui conserva diverse essenze e uno spazio da destinare alle pratiche di orto e giardinaggio degli allievi. Allestito anche uno spazio capace di diventare un’aula all’aperto. "Una delle cose che ci ha colpite nella telefonata da Mercato San Severino è scoprire che, nonostante la scuola sia in un bel palazzo storico, non c'è una palestra né un'aula di informatica", racconta stupita Ciotti.

Scambio epistolare

Il percorso di cittadinanza attiva è dunque cominciato con l'arrivo di 45 lettere, dalle due quarte della scuola di Mercato San Severino diretta dalla dirigente Laura Teodosio. Una volta lette, i bimbi e le bimbe delle due quarte della  scuola Lea D’Orlandi risponderanno e lo scambio epistolare proseguire per aree tematiche. "Il corpo docente ha deciso di cominciare il contatto attraverso questo canale", spiega Arfè. "Scrivere serve anche per allenare i bambini, stimolati da questa importante novità, nell’arte della scrittura, della descrizione dei propri spazi, delle proprie attività, dei desideri e dei sogni. È l’inizio di un percorso che avviamo con molta energia, entusiasti di poter condividere il nostro vissuto. Sarà un’opportunità per i nostri allievi anche di apprezzare ancora di più ciò che hanno e il contesto in cui sono inseriti, sperimentando direttamente che non è scontato". Alla scuola Lea D’Orlandi, coordinata da Carmelo Albergo e Alessandra Gremese, saranno coinvolte nel gemellaggio due classi quarte seguite dai docenti Carmelo Longo e Ilaria Mattiussi.

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