rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
salute

Anche il fisioterapista può usare l’ecografo, non solo il medico

La decisione del Tribunale di Udine mette la parola fine a una vicenda giudiziaria che ha coinvolto, per più di due anni, un fisioterapista iscritto all’Ordine dei fisioterapisti del Friuli Venezia Giulia

Assoluzione perché il fatto non sussiste. A essere sottoposto a giudizio Giacomo Passoni, fisioterapista iscritto all'Ordine dei fisioterapisti del Friuli Venezia Giulia, accusato di esercizio abusivo della professione medica per avere utilizzato l’ecografo nell’ambito della sua attività valutativa e di avere formulato diagnosi riservate al laureato in medicina e chirurgia, cioè al medico.

L'opinione 

"La sentenza, pur su uno specifico caso, è di notevole importanza perché conferma, nell'ambito delle competenze e responsabilità del profilo professionale del fisioterapista, la possibilità di utilizzo dell'ecografo. Ancor più rilevante è la sottolineatura del fisioterapista come professionista sanitario che collabora nella tutela della salute del paziente, ma non è sottoposto al medico nell'esercizio delle competenze professionali" commenta Melania Salina, presidente dell’Ordine regionale, che nel procedimento è stata anche consulente della difesa. "Il processo – prosegue la presidente di Ofi Fvg –, incentrato sul tema del rapporto fra professione di medico e di fisioterapista, ha chiarito i confini delle due professioni, ma anche evidenziato gli spazi di leale collaborazione nell’interesse del paziente, come sottolineato dal giudice. Viene così riconosciuta la piena titolarità del fisioterapista, in quanto professionista sanitario, a svolgere procedure di visita e diagnosi fisioterapica, che si differenziano da quelle effettuate dal medico in quanto non indagano la salute in generale o in particolare una patologia, ma sono riferiti a quadri di disfunzione legati alle competenze specifiche del fisioterapista e dunque non costituiscono sconfinamento di competenze". Inoltre, aggiunge la presidente: "Il giudice ha posto l’attenzione su di un altro aspetto cruciale, ovvero l’obbligo per il fisioterapista all’approfondimento di quegli aspetti che possono costituire pericolo per il paziente anche “proponendo al medico, in caso di sospetta patologia, un approfondimento che ritiene opportuno, motivando l’indicazione con una certa ipotesi diagnostica che costituisce una opportuna forma di collaborazione interdisciplinare”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Anche il fisioterapista può usare l’ecografo, non solo il medico

UdineToday è in caricamento