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carenza di personale / Via Colugna / Piazzale Santa Maria della Misericordia, 15

Ditta esterna in Pronto soccorso, pazienti in barella per 10 ore e carenza personale: la protesta all'ospedale di Udine

L'associazione Diritti del Malato si è ritrovata davanti al Santa Maria della Misericordia per manifestare a sostegno della sanità pubblica e del personale sanitario

Ancora proteste davanti all'ospedale di Udine: lunedì 10 luglio in piazzale Santa Maria della Misericordia si sono trovate diverse persone, chiamate a raccolta dal'associazione Diritti del Malato, per manifestare a sostegno della sanità pubblica e del personale sanitario. Questa manifestazione segue quella avvenuta la settimana scorsa a Latisana, per gli stessi motivi: segnalare le criticità che riguardano le prestazioni in campo sanitario determinate dalla carenza di personale medico-infermieristico. "Da qui la richiesta di integrare il personale e garantire l'erogazione delle prestazioni agli utenti, rispettando le tempistiche definite nella legge 7 del 2007 e riducendo le liste d'attesa", è la principale istanza rivendicata. La presidente dell'associazione Anna Agrizzi, ha posto l'accento sulla necessità di garantire la copertura del personale medico con un aumento del personale. "Ci sono arrivate diverse segnalazioni, con persone che sono rimaste anche più di 10 ore nelle barelle, senza acqua per idratarsi e con visite costantemente in ritardo", ha dichiarato durante la protesta. E oltre la problematica relativa alla carenza di personale, i presenti hanno sollevato anche il discorso delle liste d'attesa. "Ci vorrebbe una riforma seria della sanità pubblica, oltretutto se chiudono i piccoli centri di provincia, le persone si rivolgono all'ospedale di Udine che si sovraccarica", ha dichiarato Agrizzi.

La politica

“Quello che un tempo era il fiore all’occhiello della sanità regionale, oggi è un ospedale in difficoltà che deve ricorrere a cooperative esterne”, ha fatto sapere la consigliera regionale Simona Liguori, vicepresidente della III Commissione consiliare. Anche lei ha partecipato al flash mob a sostegno della sanità pubblica e dei lavoratori davanti all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. "Il personale fa fatica a continuare a lavorarci e con un Pronto soccorso che deve ricorrere a una ditta esterna. La crisi della sanità regionale passa inevitabilmente anche da Udine e lo certificano i dati del Gimbe (organismo terzo e neutrale) che pongono la nostra Regione tra gli ultimi posti per il bersaglio di diversi indicatori. Siamo di fronte all’ennesima conferma che non si può continuare così e che gli allarmi più volte lanciati dal personale sanitario sono sinceri e vanno ascoltati. Senza politiche efficaci da parte di chi ha la responsabilità di governo si rischia di mettere in ginocchio la sanità pubblica e i cittadini del Friuli Venezia Giulia, che chiedono di poter esercitare pienamente il proprio diritto alla salute”, ha concluso Liguori.

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