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Lunedì, 29 Aprile 2024
Ospedale di Udine / Via Colugna / Piazzale Santa Maria della Misericordia, 15

L'ospedale di Udine eccellenza italiana per i trapianti nel 2023

Presentati i risultati del 2023 per l'attività trapiantologica. Secondo i risultati dell'osservatorio sull'assistenza ospedaliera in Italia il Santa Maria della Misericordia è nella top 20 del nostro Paese

Con i suoi 111 trapianti effettuati nel 2023 l'Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale è un punto di riferimento nazionale per l'attività trapiantologica. Secondo i risultati dell'osservatorio sull'assistenza ospedaliera, con valutazione effettuata attraverso una serie di indicatori relativi a otto diverse aree cliniche, il presidio ospedaliero Santa Maria della Misericordia di Udine è fra i primi 18 ospedali del nostro Paese. Nel dettaglio, nel corso dell'anno, ci sono stati 20 trapianti di cuore, 29 di fegato e 62 di reni, di cui dieci tra viventi.

Il caso

Un'eccellenza che funziona con risultati sul campo come il doppio trapianto in contemporanea, effettuato il 9 settembre scorso. Grazie alle nuove tecnologie e all'impegno di circa una trentina di persone coinvolte, tra medici, infermieri, tecnici perfusionisti e oss, è stato possibile realizzare con successo il trapianto di cuore, della durata di 22 ore, a una ragazza di 28 anni con una cardiomiopatia aritmogena in fase terminale e a un uomo di 48 anni già portatore di un sistema di assistenza ventricolare sinistra. I cuori erano stati prelevati in due regioni lontane sia tra loro sia dal Friuli Venezia Giulia.

L'innovazione tecnologica

In reparto sono stati utilizzati dispositivi meccanici di assistenza cardiocircolatoria, sempre più sofisticati e tecnologicamente avanzati, per il trattamento dello scompenso cardiaco avanzato. A oggi, ha ricordato il direttore di Cardiochirurgia Igor Vendramin, si registrano più di 70 impianti di questi dispositivi eseguiti in Cardiochirurgia a Udine. Si tratta di device miniaturizzati totalmente impiantabili, in grado di supportare e affiancare il cuore nativo, ma anche soluzioni più estreme come il cuore artificiale totale con sostituzione completa del cuore nativo. L'innovazione tecnologica può permette di utilizzare organi definiti marginali, che normalmente non vengono impiegati, espandendo l'offerta e, quindi, riducendo la mortalità dei pazienti in attesa di un organo. Nel 2021, infatti, su 539 cuori offerti, ne sono stati accettati e utilizzati per trapianto solo il 48,6 per cento. Il presidio di Udine ha cercato di capire quali soluzioni tecnologiche e terapeutiche potessero essere utili per recuperare questi 'cuori marginali'; le risposte sono in parte arrivate dall'innovazione tecnologica che permette di preservare l'organo espiantato in modo più fisiologico.

Risultati osservatorio Pne

Il dipartimento, come ha illustrato il direttore del dipartimento Cardiotoracico Massimo Imazio, ha avuto un'ottima performance per l'area cardiovascolare come emerge dai risultati del Pne che, fra i sei indicatori, inserisce la mortalità a 30 giorni per infarto miocardico acuto:  la performance  del dipartimento è di una mortalità al 5,39 per cento ben inferiore alla media nazionale (sopra al 7 per cento) e al di sotto del valore atteso del 7 per cento. Un secondo dato favorevole è rappresentato dalla mortalità a 30 giorni per scompenso cardiaco che è del 10,3 per cento, leggermente al di sotto della media nazionale del 10,7 per cento. Va tenuto anche tenuto conto che l'età media della popolazione del Friuli Venezia Giulia è maggiore di quella italiana e l'età rappresenta un maggior fattore di rischio per una più alta mortalità.

In futuro

La prossima primavera presso il padiglione 5 dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine verrà aperta una nuova sala angiografica.

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