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Martedì, 30 Aprile 2024
bene comune / Centro / Piazza I Maggio

Ecco perché oggi vedrete una fila di persone camminare per Udine con gli ombrelli in mano

Il 10 ottobre è la Giornata mondiale della salute mentale e la Comunità Nove-Itaca, centro diurno del Dipartimento di salute mentale di Udine, ha deciso di organizzare un'iniziativa di sensibilizzazione per le vie del centro

Se oggi, martedì 10 ottobre, vi capiterà di incrociare una lunga fila di persone che, nonostante non piova, cammina ordinatamente per il centro di Udine portando un ombrello in mano, fermatevi un momento a chiedervi chi sono e perché lo stanno facendo. Oggi, infatti, è la Giornata mondiale della salute mentale e la Comunità Nove-Itaca, centro diurno del Dipartimento di salute mentale di Udine, ha deciso di organizzare un'iniziativa di sensibilizzazione diversa dal solito. Già dal titolo, infatti, si intuisce il senso di questa manifestazione silenziosa ma densa di significato: si chiama "Disturbo?" e si svolgerà a partire dalle 10.30 da piazza Primo Maggio. Una lunga fila di persone, afferenti ai diversi servizi della salute mentale - tra cui utenti, operatori, volontari e volontarie -, insieme alle cooperative sociali, alle associazioni del territorio e alle scuole attraverserà le vie del centro storico fino ad arrivare in piazza Matteotti. Ognuna di queste persone, che ha visto e vede da vicino ogni giorno il mondo della salute mentale, avrà in mano per tutta la durata della passeggiata un ombrello. Questo, infatti, è un oggetto di uso comune necessario per dare protezione, uno strumento può ospitare, che può essere colorato, diverso, accessibile, aperto, chiuso, che si perde ma che anche si ritrova. L'ombrello, agli occhi delle persone che hanno organizzato la manifestazione, è come la salute mentale: qualcosa che può riguardare tutti e di cui troppo spesso ci si dimentica. 

Salute mentale bene comune

L'evento inizierà alle ore 10.30 alla fontana centrale di piazza Primo Maggio: la fila di persone si dirigerà verso piazza Giacomo Matteotti dove sarà condiviso il senso della salute mentale come bene comune e collettivo, che riguarda tutte le persone. "Attraverso questa iniziativa possiamo contribuire a diffondere un messaggio importante: la salute mentale riguarda la vita di ognuno di noi, non è di esclusiva pertinenza dei servizi sanitari ma una dimensione fondamentale di cui prendersi cura insieme per il benessere complessivo della persona e della collettività", dichiarano gli organizzatori. 

Alcuni dati

Il 10 ottobre si celebra in tutto il mondo il World Health Mental Day -Giornata mondiale della salute mentale – con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui problemi di salute mentale in tutto il mondo e mobilitare gli sforzi a sostegno della salute mentale. La Giornata, celebrata per la prima volta il 10 ottobre 1992, è promossa dalla  World Federation of Mental Health – Federazione Mondiale della Salute Mentale - e supportata dall’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS).

Il Rapporto sulla salute mentale rappresenta un'analisi a livello nazionale dei dati rilevati attraverso il Sistema informativo per la salute mentale (SISM). Il Rapporto 2020 indica che le persone utenti psichiatriche assistite dai servizi specialistici nel corso del 2020 ammontano a 728.338. Le persone utenti sono di sesso femminile nel 53,6% dei casi, mentre la composizione per età riflette l’invecchiamento della popolazione generale, con un’ampia percentuale di pazienti al di sopra dei 45 anni (69,0%). In entrambi i sessi risultano meno numerosi i pazienti al di sotto dei 25 anni mentre la più alta concentrazione si ha nelle classi 45-54 anni e 55-64 anni (46,8% in entrambi i sessi); le femmine presentano, rispetto ai maschi, una percentuale più elevata nella classe over 75 anni (6,7% nei maschi e 10,7% nelle femmine). Nel 2020 i pazienti che sono entrati in contatto per la prima volta durante l’anno (utenti al primo contatto) con i Dipartimenti di salute mentale ammontano a 253.164 unità di cui il 91,8% ha avuto un contatto con i servizi per la prima volta nella vita (first ever pari a 232.376 unità). I tassi relativi ai disturbi schizofrenici, ai disturbi di personalità, ai disturbi da abuso di sostanze e al ritardo mentale sono maggiori nel sesso maschile rispetto a quello femminile, mentre l’opposto avviene per i disturbi affettivi, nevrotici e depressivi. In particolare per la depressione il tasso delle persone utenti di sesso femminile è quasi doppio rispetto a quello del sesso maschile (24,2 per 10.000 abitanti nei maschi e 40,4 per 10.000 abitanti nelle femmine).

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