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Lunedì, 29 Aprile 2024
longevità

Vivere più a lungo e meglio, a Udine un percorso di salute

In Friuli Venezia Giulia, al primo gennaio 2022, il 27% della popolazione è over 65. Nel 2040 si arriverà al 34% di residenti over 65 che vivrà da solo, percentuale che salirà al 43% per gli over 75

Adottare fin da giovani uno stile di vita “potenziante”, ovvero che garantisca il massimo livello di salute fisica e mentale, significa assicurarsi una longevità sana. Perché la vera malattia da affrontare è l’invecchiamento e le patologie croniche, spesso legate all’avanzare dell’età, ne sono solo la conseguenza. Avere una vecchiaia sana e attiva è l’obiettivo del metodo Happygenix, il percorso innovativo ideato dal dottor Angelo Genova, presentato a Udine nei giorni scorsi. Un progetto articolato e ambizioso con un obiettivo finale: far rientrare Udine nelle “zone blu”, coinvolgendo ristoratori e pubblici esercizi con appositi menù nonché palestre e associazioni sportive attivando una sorta di presidio del movimento.

I dati

Al primo gennaio 2022 in Friuli Venezia Giulia il 27% della popolazione è over 65. Si tratta di 319 mila persone di cui il 56,7% sono donne. L’indice di vecchiaia è elevato: 231,2 anziani ogni cento giovani (in Italia è pari a 187,9) il ricambio demografico sempre più debole e in montagna la popolazione anziana è pari a 3 volte quella under 15. Nel 2040 il 34% dei residenti over 65 vivrà da solo, percentuale che salirà al 43% per gli over 75. Le speranze di vita in buona salute alla nascita si attestano sui 60,4 anni in regione. Sono inferiori rispetto alle aspettative del Nord Est (60,8) ma superiori alla media italiana (60,1). Secondo dati ISTAT a pesare sulla salute dei friulani ci sono il fumo con una percentuale che raggiunge il 20,2%, l’alcol che arriva al 21,9% contro una percentuale italiana del 15,5%, la sedentarietà e il sovrappeso. 

Il convegno

Vivere più a lungo è ormai un obiettivo raggiunto e la longevità è una caratteristica che contraddistingue le società evolute. Il prossimo step è arrivare a una longevità sana, migliorando la qualità della vita over 50. Come farlo? Seguendo un percorso che si basa sulla medicina integrata. Il percorso è stato illustrato dal dottor Angelo Genova, chirurgo ortopedico noto in Friuli Venezia Giulia e Veneto specializzato in medicina integrata e ideatore del metodo Happygenix, durante il convegno “La super salute come progetto di vita” patrocinato dal Comune di Udine.

Obiettivo a lungo termine del metodo Happygenix, far diventare Udine una “città blu”, ovvero un’area dove le persone vivono più a lungo, in buona salute e autonomia fino alla fine della loro vita. Moderato dalla giornalista Luana de Francisco, l’incontro ha visto la partecipazione della dottoressa Lara Ventisette, psicologa, psicoterapeuta e ricercatore ufficiale al centro di Terapia breve strategica di Bologna e di Lorenzo Dri, fitness manager, da sempre impegnato nella promozione dell’attività fisica come prevenzione. I lavori sono stati aperti da Lorenzo Patti, delegato del sindaco alla promozione del benessere psicofisico e di stili di vita, che ha definito l’iniziativa un “momento di importante formazione”. “Il benessere – ha detto – rientra fra le priorità dell’Amministrazione comunale, ma anche dello Stato e dell’Unione Europea, perché siamo tutti consapevoli che per arrivare a una terza età in salute è indispensabile cominciare a pensarci da giovani”.

Nel dettaglio

“Una longevità sana – ha spiegato Angelo Genova entrando nel vivo dei lavori – è il presupposto fondamentale per una buona qualità della vita, che significa anche un minor aggravio per la Sanità pubblica. Da anni mi approccio alla medicina basandomi sulla PNEI (Psico Neuro Endocrino Immunologia) che studia le connessioni tra sistema nervoso, mente, immunità e regolazione ormonale”. Da questo approccio è nato il Metodo Happygenix formulato per aiutare le persone ad acquisire nuove abitudini di vita ma soprattutto a mantenerle, metodo che si basa su quattro pilastri principali, ognuno con il suo peso: il primo è sicuramente la mente (visione della vita, scopo che ci fa muovere ogni giorno, riduzione dello stress, coltivazione di sane relazioni). Questa è la chiave principale, il motore che guida gli altri 3 pilastri; il metabolismo (alimentazione potenziativa e funzionale in ogni fase della vita); il movimento (attività fisica bilanciata tra flessibilità, forza e cardio), la medicina (nutraceutici e integratori che vanno assunti solo quando è realmente necessario affinché sia l’organismo, attraverso l’alimentazione e il movimento ad autorigenerarsi).

“La maggior parte di noi sa cosa non funziona nella propria vita - spiega la dottoressa Lara Ventisette - e sa anche cosa dovrebbe fare per cambiare le cose…eppure non ci riesce. Servono perciò strategie apposite che ci aiutino a cambiare il modo in cui percepiamo la realtà, per poi cominciare a mettere in atto comportamenti diversi. Pensiamo alle abitudini: se aspettiamo di essere motivati per fare le cose soccomberemo alla pigrizia e al senso di incapacità, ma se ci adopereremo per allenarci un po’ogni giorno e saremo disposti a mettere in atto con costanza un piccolo cambiamento, caschi il mondo, la motivazione non tarderà ad arrivare. È con piccolissime azioni quotidiane che si attivano i cambiamenti più significativi e duraturi in ogni ambito della nostra vita”

Una filosofia condivisa in toto da Lorenzo Dri, secondo il quale “vale sempre la politica dei piccoli passi, anche nell’attività fisica, per arrivare poi a praticarla regolarmente, cosa che determina benefici di salute a ogni età: rappresenta uno dei principali strumenti per la prevenzione delle malattie croniche, riduce il rischio di osteoporosi e di cadute e aumenta il benessere psicologico. Secondo l’Oms, non esiste una soglia sotto la quale il movimento non produca effetti positivi per la salute, quindi: non è mai troppo tardi per cominciare”. Come la medicina dunque, anche la “ginnastica” evolve e diventa parte integrante di un processo rigenerativo. 

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