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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Tanzi: il Comune ha perso quasi 200.000 euro di contributi

Alla base del mancato introito, secondo il viceccordinatore vicario del PdL Vincenzo Tanzi, la cattiva gestione della raccolta differenziata. Nel mirino i dati diffusi dalla Net S.p.A. e dall'assessore Croattini

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

«La riduzione della tassa sui rifiuti è sempre una notizia positiva per i contribuenti, ma non vogliamo che sia il solito specchietto per le allodole, convinti che si può fare di più». A dirlo è il vicecoordinatore vicario del Pdl di Udine Vincenzo Tanzi, che aggiunge: «La diminuzione del 2% secondo noi potrebbe essere maggiore se Udine non fosse rimasta anche per il 2009, ed è molto probabile che lo sarà anche per il 2010, a bocca asciutta del bonus previsto dalla legge 30/2007, assegnato dalla Provincia di Udine ai comuni "virtuosi" per la quota della raccolta differenziata».

«È questo il dato controvertibile - continua Tanzi - è inutile che la Net e l'assessore Croattini sistematicamente continuano a sfoderare i dati sulla raccolta differenziata, quello è un calcolo aziendale, i dati ufficiali sono ben altri. Bisogna fare riferimento a quelli forniti dall'Arpa e validati dal Catasto regionale dei rifiuti, l'unico sistema di calcolo a divulgazione annuale che permette alla Provincia di assegnare i contributi ai comuni più "ricicloni"».

«Evidentemente Udine non lo è. Mettendo a confronto i risultati - insiste Tanzi - si nota subito la differenza. Nel 2009 la Net denuncia il 53,8%, il catasto 49,2%. Stesso meccanismo nel 2010. La Net fornisce una percentuale del 56,9%, quella del catasto rifiuti si attesta al 53,3%». «Un danno non di poco conto per Udine. A conti fatti - dice Tanzi - il solo superamento del tetto del 55% di differenziata fa scattare il meccanismo di calcolo pari a 2 euro a residente, moltiplicato per la popolazione di cittadini residenti nel 2009, si fa presto a stabilire che l'ammanco nelle casse comunali è di oltre 198.000 euro, che in tempo di crisi e alle prese con un bilancio sempre più contratto, non sono pochi».

«Non solo, confrontando i dati e i risultati degli altri comuni, è palese che il sistema di raccolta dei rifiuti differenziati di Udine va rivisto, questo per evitare di continuare a rimanere fuori dal giro - conclude Tanzi - convinti che l'aumento della percentuale di sconto sulla tassa, possa essere fattibile compensando i costi dello smaltimento con la quota del contributo, e di conseguenza far pesare ancor di meno la bolletta nelle tasche dei cittadini».

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