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I beni della Provincia al Comune: ecco la richiesta dell'amministrazione udinese alla Regione Fvg

Nell'elenco Palazzo Belgrado, l'ex caserma Duodo, palazzo Snaidero, la casa trecentesca in via Mazzini e le quote della Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine

Palazzo Belgrado, l'immobile sede degli uffici della Provincia (ex palazzo del Prefetto funzionalmente unito a palazzo Belgrado), l'ex caserma Duodo, il palazzo della Prefettura, palazzo Snaidero (alloggio del Prefetto), la casa trecentesca in via Mazzini, il negozio in via Gemona, palazzo Antonini Cernazai, oltre alle quote della Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine in capo, oggi, alla Provincia di Udine.

I beni

Sono questi i beni che la giunta comunale, forte anche di un ordine del giorno presentato dalla consigliera comunale Monica Paviotti e approvato oggi, 22 dicembre, durante la seduta del Consiglio comunale, chiederà per sé alla Regione.
Beni in capo attualmente alla Provincia di Udine ma che, lo ricordiamo, esaurirà con questo mandato le sue funzioni dopo che a luglio dello scorso anno la Camera dei Deputati aveva approvato in via definitiva la legge costituzionale di modifica dello Statuto della Regione Friuli Venezia Giulia che, tra le altre cose, abrogava le quattro Province.

Le richieste

“Auspichiamo – commenta il sindaco Furio Honsell – che la giunta regionale deliberi l'assegnazione e non il mero comodato d'uso al Comune di Udine di questi beni mobili visto l'alto significato simbolico, sociale, culturale e per la rilevanza strategica per la città di Udine, capoluogo storico del Friuli”.
La giunta comunale, nella seduta di ieri, 21 dicembre, infatti, aveva approvato un documento con cui si auspicava il passaggio di questi beni al Comune. Un documento avvallato e fatto proprio anche dal Consiglio comunale di oggi, dunque, grazie all'ordine del giorno avente come prima firmataria la consigliera Paviotti. Il testo fa riferimento alla possibilità che si possa derogare ad alcuni criteri voluti dalla giunta regionale nel passaggio dalle Province ai Comuni e alla Regione. Deroghe motivate da “esigenze funzionali alla dislocazione degli uffici conseguente al subentro nelle funzioni provinciali”. Ecco dunque che “in considerazione dell'importanza – si legge nell'odg presentato da Paviotti – del valore storico, culturale, artistico e funzionale che gli stessi (i beni richiesti dal Comune ndr) rivestono per la città di Udine e tenuto conto dei vantaggi che tali acquisizioni/trasferimenti comporterebbero in conseguenza alla possibilità di chiudere alcuni contratti di locazione passiva”, il Consiglio chiede alla giunta di “avviare con la Regione – si legge sempre nel testo – un percorso finalizzato ad ottenere la deroga” per l'assegnazione dei beni provinciali richiesti.

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