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Peroni su Mediocredito: «La Regione è una vittima e agirà a propria tutela»

L'intervento dell'assessore regionale alle Finanze sulla questione delle perquisizioni all'istituto di credito regionale

«Nessuna delle operazioni bancarie oggetto degli atti d'indagine compiuti presso Mediocredito risulta riferibile ad amministratori espressione di questa Giunta». Lo ha affermato l'assessore regionale alle Finanze Francesco Peroni, rendendo noti alcuni aspetti relativi all'inchiesta della Procura della Repubblica di Udine sull'attività di Mediocredito FVG.

«Pratiche vecchie»

«Da quanto si apprende dalla Banca - ha spiegato Peroni - si tratta infatti di pratiche comprese in un arco temporale tra il 1997 e il 2013: operazioni, dunque, in nessun modo attribuibili agli amministratori designati dall'attuale Esecutivo regionale. Va infatti ricordato che l'ex presidente Compagno s'insediò al vertice dell'Istituto solo nel febbraio 2014 e che la residua compagine degli organi di governo fu nominata dall'assemblea dei soci il 29 aprile 2014».

«Mediocredito sarebbe vittima»

L'assessore ha anche auspicato che «le indagini della magistratura si svolgano il più speditamente possibile e che il dibattito pubblico sulla vicenda tenga ben distinto il piano delle eventuali responsabilità penali individuali, al momento ancora indeterminate, dall'azienda Mediocredito, che delle condotte criminose ipotizzate, ove accertate, sarebbe vittima».

Nessuna distrazione

«Non saranno eventuali polemiche o strumentalizzazioni politiche a distoglierci dall'impegnativo lavoro di rilancio dell'Istituto. Sfida che abbiamo intrapreso, avendo come unico riferimento la tutela dell'interesse pubblico, che è quello dei cittadini contribuenti, cioè - ha concluso Peroni - i veri 
 titolari del patrimonio amministrato dalla Regione».

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