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Venerdì, 26 Aprile 2024
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"Norma sbagliata e discriminatoria" così la Cgil Fvg sugli incentivi per l'assunzione dei residenti

Dopo la bocciatura della legge regionale sugli incentivi basati sul criterio di residenza, il sindacato chiede misure inclusive ed efficaci

La Corte costituzionale ha bocciato la legge regionale che prevedeva la possibilità di avere maggiori incentivi all'assunzione di lavoratori disoccupati ma domiciliati da più tempo in Friuli Venezia Giulia. Anche se la norma non precludeva ai cittadini di altre regioni o stranieri di poter svolgere attività lavorativa nel territorio ma si limitava a destinare maggiori risorse ai residenti in regione, è stata cassata con questa motivazione: "può comportare una potenziale discriminazione dei lavoratori, generando di fatto una preclusione all'accesso a chi è residente in Friuli Venezia Giulia da meno tempo".

Le reazioni 

La posizione della Regione si può riassumere con un doveroso rispetto per la decisione della Corte Costituzionale anche se non ne condivide il principio. "La norma si limitava a sostenere in misura maggiore i cittadini del Friuli Venezia Giulia che hanno perso la propria occupazione a seguito di crisi aziendali sul nostro territorio. Per la Corte costituzionale questo è in contrasto con la Costituzione la quale, a suo dire, prescrive invece che l'assunzione di una persona che vive, lavora e ha pagato le tasse nella nostra regione da anni riceva lo stesso sostegno a valere sul bilancio regionale dell'assunzione di chi ha deciso di venire in regione da una settimana". Questo, in sintesi, il commento del governatore Massimiliano Fedriga e dell'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen alla notizia che la Corte Costituzionale  ha bloccato la disposizione regionale che prevedeva la possibilità per la Regione di aumentare l'ammontare del proprio contributo a fronte di assunzioni e stabilizzazioni di lavoratrici e lavoratori domiciliati fiscalmente da più tempo sul territorio regionale.

Di altro avviso Il segretario regionale della Cgil Villiam Pezzetta che commenta così la sentenza: "Dopo l’ennesima bocciatura del criterio di residenza, per quanto riformulato ed edulcorato, ci aspettiamo che la giunta regionale e la maggioranza che la sostiene prendano atto che le politiche del lavoro non c’è spazio per discriminazioni, ma solo per misure inclusive che guardino esclusivamente all’esigenza di sostenere l’occupazione e tutti i lavoratori colpiti dalla crisi". Per poi aggiungere: "Si tratta quindi di voltare pagina, concentrandosi esclusivamente su quegli obiettivi di sostegno all’occupazione cui hanno positivamente risposto, peraltro, altre misure varate a livello regionale, frutto anche del confronto tra l’assessore e il sindacato". "Già in occasione della sentenza con cui era stata bocciata la precedente normativa – rimarca Pezzetta – il sindacato aveva chiesto alla giunta di non perseverare nella scelta, sbagliata e discriminatoria, di legare questi incentivi a criteri basati sui tempi di residenza in Friuli Venezia Giulia". Infine conclude: "Crediamo che l’autonomia legislativa rivendicata dalla Regione vada esercitata in maniera più efficace e inclusiva, non inseguendo inutili obiettivi di bandiera".

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