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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Decreto "salva stalle", gli aiuti passano da 35mila a 140mila euro

Per incrementare l'efficacia degli aiuti alle imprese, la Giunta regionale ha modificato alcuni criteri e modalità per la concessione di finanziamenti. Si arriva a massimali di 2 milioni e 250 mila euro per le imprese di trasformazione

Massimali di aiuto fino a 280mila euro per le imprese di produzione agricola, fino a 2 milioni e 250mila euro per le imprese di trasformazione/commercializzazione da una parte e la modifica della misura di aiuto inerente ai criteri e le modalità di finanziamento per la liquidità del provvedimento 'salva stalle' dall'altra. Misura che alzato il massimale di finanziamento da 35mila a 140mila euro per stalle con almeno 30 capi di bestiame. Questi sono gli aggiornamenti delle misure di aiuto alle quali si applicano le condizioni previste dal 'Quadro temporaneo di aiuti Russia Ucraina'. La Giunta regionale ha modificato alcuni criteri e modalità per la concessione di finanziamenti da parte del Fondo di rotazione in agricoltura per l'anticipazione di liquidità

Le motivazioni

Su proposta dell'assessore alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier, la Giunta regionale ha approvato la delibera. "La necessità in primis di adeguare le condizioni per la concessione degli aiuti come stabilito dalle ultime modifiche apportate dalla Commissione europea al Quadro Temporaneo sugli aiuti di Stato e, in secondo luogo, di rendere più efficace il sostegno garantito alle imprese dal Programma Anticrisi conflitto russo-ucraino, alla luce di quanto evidenziato dall'operatività fin qui manifestata: queste le ragioni dell'aggiornamento del Programma che ha comportato la modifica delle condizioni per la concessione delle misure di aiuto e di finanziamento, oltre che dei criteri per la conversione in sovvenzione dei sostegni" si legge in una nota.

Le dichiarazioni

Zannier ha sottolineato che "tra le diverse tipologie del Programma anticrisi conflitto russo-ucraino particolare rilevanza abbia assunto quella riguardante i finanziamenti per il fabbisogno di liquidità necessaria alla realizzazione dei progetti di sviluppo delle filiere agroalimentari, in continuità a quanto già posto in essere per le stesse finalità nell'ambito del precedente Programma Anticrisi afferente al Covid". L'assessore ha spiegato che "il provvedimento introduce nuovi criteri e modalità per la conversione in sovvenzione dei finanziamenti del Fondo di rotazione, con particolare riferimento ai progetti di aggregazione all'interno delle filiere regionali dei cereali e delle oleaginose e ai progetti di investimento per lo sviluppo del settore della trasformazione e commercializzazione delle carni biologiche".

 

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