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Politica Lignano Sabbiadoro

Lignano resiste: niente Tasi

Questa sera si terrà una seduta straordinaria del consiglio per approvare il regolamento e definire le aliquote per il 2014. La giunta Fanotto propone al consiglio Tasi con aliquota zero

Il comune di Lignano Sabbiadoro non applicherà la Tasi, il nuovo Tributo sui servizi comunali indivisibili. Ne dà notizia il sindaco Luca Fanotto, che ha convocato per questa sera, mercoledì 21 maggio, alle ore 20.00, una seduta straordinaria del consiglio comunale che tra i vari punti all'ordine del giorno, prevede anche l'approvazione del regolamento per l'applicazione della tassa e delle aliquote per il 2014. 

Fino al 2013 era lo Stato che compensava il mancato gettito derivante dall’abolizione del pagamento dell'Imu sulla prima casa, introito che per il comune di Lignano ammonta a circa 640 mila euro. Da quest'anno, invece, i trasferimenti sono stati cancellati e i consigli comunali entro il 23 maggio dovranno deliberare sull'introduzione della nuova tassa, altrimenti questa verrà automaticamente applicata secondo quanto prevede l'amministrazione centrale dello Stato.

Di fatto, la Tasi, andrebbe a colpire doppiamente i proprietari di secondi immobili, ma anche coloro i quali affittano un immobile per più di un semestre. Per questo motivo, l'amministrazione lignanese ha deciso di applicare la norma con aliquota pari a zero per tutti gli immobili, non gravando sulle tasche dei contribuenti, così come anche proposto in commissione tributi.

Una scelta coraggiosa da parte del comune che per riequilibrare il bilancio e coprire i minor introiti, nel tentativo di ridurre la pressione fiscale sui cittadini, sarà costretta ad operare ulteriori tagli alla spesa corrente e "ritoccare" le aliquote IMU. Minor introiti che per il 2014 non derivano solo dal mancato rimborso dell'Imu sulla prima casa, ma comprendono anche la riduzione dei trasferimenti statali e regionali assegnati ai comuni turistici e ai loro progetti, per un totale che ammonta a circa 1.200.000 euro, senza considerare il blocco degli investimenti causato dal patto di stabilità.
Nonostante le difficoltà di questi anni, il comune di Lignano ha mantenuto l'aliquota base IMU allo 0,76%, mentre Caorle per il 2014 ha applicato lo 0,95%, nel 2013 Grado lo 0,81%, Bibione lo 0,98% e Jesolo l'1,06%.

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