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Martedì, 30 Aprile 2024
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Aggressione in ospedale: "Basta col finto buonismo di cui molti si riempiono la bocca"

A intervenire è Francesca Laudicina, capogruppo della Lega in consiglio comunale. Spitaleri (Pd): "Riattivare i presidi e implementare il personale"

Francesca Laudicina – capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Udine – e Salvatore Spitaleri del Pd –  componente della commissione Paritetica Stato-Regione – sono intervenuti sull'aggressione della scorsa notte al pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia. 

Laudicina

"Voglio evitare generalizzazioni riguardo a gruppi di persone, immigrati inclusi. Però in questi ultimi giorni ci sono stati dei fatti che mi hanno particolarmente colpita: il furto delle mance e delle offerte della Protezione animale nei locali del centro storico, in pieno giorno, davanti alle banconiere che stavano lavorando nei locali dove sono avvenuti i furti, e quanto accaduto ieri notte al pronto soccorso di Udine dove un cittadino pakistano urlando Allah Akbar ha cercato di colpire il personale sanitario con un’asta da flebo. Sto provando un certo senso di disorientamento e di disagio perché mi pare che stiamo imboccando una via senza ritorno. Voglio evitare stereotipi dannosi, però questi atti sono stati tutti compiuti da immigrati, è un dato di fatto senza voler demonizzare. Immigrati che noi abbiamo accolto come meglio possiamo, e poi magari pure espulso. Mi rendo conto che criminalità e comportamenti sono associati a vari fattori collegati alle condizioni socioeconomiche e ai contesti culturali, che con molta probabilità è più facile delinquere quando si è stranieri irregolari. Però non riesco ad accettarlo, anzi non voglio accettarlo. C’è qualcosa di sbagliato in me per questo? Non credo. Cosa voglio? Voglio poter dire che ho paura senza sentirmi dire che sono una razzista o che sono una che soffre dell’angoscia dell’invasore. Voglio che il mio desiderio di sicurezza non sia un’utopia. Accettare supinamente atti criminosi come quelli appena descritti non significa essere contro l’accoglienza e inclusione, ma essere contro a quel finto buonismo con cui molti si riempiono la bocca che poi porta solo a delinquenza e disperazione. Come capogruppo della Lega in Consiglio comunale chiedo al sindaco De Toni di farsi parte attiva per garantire la vivibilità in città e nel presidio ospedaliero udinese senza trincerarsi dietro il comodo ruolo ancillare del sindaco su tematiche della sicurezza perché, come dice pure il prefetto Gabrielli, anche la sicurezza è bene comune".

Spitaleri

"La sicurezza dei professionisti sanitari negli ospedali e nelle strutture sanitarie è un fenomeno divenuto quotidiano e drammatico. La risposta deve prevedere un intervento più forte e più coordinato tra direzione delle Aziende e Autorità di pubblica sicurezza, e potrebbe sostanziarsi in un protocollo Stato-Regione inteso a monitorare e contrastare quello che è ormai un rischio lavorativo. No alla militarizzazione dei pronto soccorso ma – aggiunge Spitaleri – sì a riattivare i presidi e a implementare il personale, per far fronte anche alle situazioni purtroppo non straordinarie di persone con disagio che accedono. Ovviamente a prescindere – puntualizza l'esponente dem – dalla lingua in cui danno in escandescenze".

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