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Paolo Perozzo (M5S): “Il centro di Udine va salvato, ci vuole un piano di sviluppo”

La nostra intervista al candidato sindaco della lista di Grillo. Vuole rilanciare la città, i negozi e creare nuovi posti di lavoro. "In questi anni c'è stata poca attenzione alle attività commerciale"

Paolo Perozzo, avvocato di 38 anni, candidato sindaco con il Movimento 5 stelle sa bene cosa ci vuole per la città: un centro più vivo. In questi anni è mancata un'attenzione verso il commercio, secondo Perozzo, ed è ora di far rinascere il cuore di Udine.

Quali sono le priorità per la città?
Il centro storico deve essere salvato e le piazze devono diventare meno grigie. Un’attività commerciale su due è in pre-crisi. È necessario sviluppare immediatamente un piano per riportare gli udinesi nel centro, per farne rinascere il commercio, per difendere posti di lavoro e attività storiche della nostra città. Va posta poi sotto controllo la spesa corrente del Comune ed è necessario ripensare la modalità di interazione dell’amministrazione con i cittadini introducendo strumenti di democrazia partecipativa.

Cosa ha fatto Honsell di buono da portare avanti nei prossimi anni?
La manutenzione dell’esistente.

Cosa non le è piaciuto di questa amministrazione comunale e cosa quindi cambierebbe?
La poca attenzione per le problematiche del commercio.

Lei è disponibile al confronto con gli altri candidati, Grillo forse lo è stato un po' meno, come mai hai deciso di accettare i confronti con i tuoi competitor?
In realtà non ho fatto nulla di diverso dai miei amici del M5S, semplicemente ho incontrato sempre giornalisti sostanzialmente corretti e per questa ragione ho ritenuto di continuare ad assumermi una delle responsabilità che un candidato ha, ossia quella di mettersi in discussione con gli altri candidati nell’interesse esclusivo della città e degli elettori.

Lei dice cittadini, non partiti in Comune, cosa vuol dire?
Vuol dire che secondo il M5S l’unico valido cambiamento della politica passa attraverso l’esclusione dei partiti dal governo delle città, delle regioni e del Paese. È necessario che il governo della cosa pubblica sia messo nelle mani di persone completamente libere da ogni sovra-struttura o condizionamento.

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