Nuove ciclabili a sud ovest di Udine: l'assessore Marchiol e i tecnici incontrano i cittadini

L’appuntamento è fissato per questa sera alle 18 e 30 nella sala Sguerzi di via Santo Stefano 5, nell’ex sede della circoscrizione  del quartiere di San Paolo e Sant’Osvaldo. Verrà presentato ai cittadini il progetto di realizzazione di una nuova rete di piste ciclabili per la zona. Presenti  l’assessore ai Lavori pubblici Ivano Marchiol e i progettisti e i tecnici comunali. Verranno illustrate le caratteristiche dell’intervento,primo lotto di un progetto più grande, finanziato nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Progetto che vuole rafforzare la mobilità ciclistica urbana verso le sedi universitarie. Il cantiere prenderà il via a luglio e dovrebbe essere concluso per la fine del 2023.

In tutto è prevista la realizzazione di 3 chilometri e 400 metri di pista ciclabile. Le strade interessate sono: via Pozzuolo, via San Paolo,via Agrigento, via Napoli, via Fistulario, via Zugliano, via Castions di Strada e via San Pietro.

I lotti successivi

Il secondo e il terzo lotto sono ancora in fase di progettazione. L'appalto dei lavori potrebbe essere affidato nei primi mesi del 2024.La rete di ciclovie si svilupperà in via Campoformido, via Carlino e la strada vecchia di Terenzano per raggiungere la sede universitaria di via Pozzuolo da un lato, via Catalafimi, costeggiando la roggia Milleacque fino a via Gervasutta dall’altro.

I costi

Previsto un investimento totale di 1 milione e 400 mila euro. Per il primo lotto serviranno circa 400 mila euro.

L'incontro

L'obiettivo è ascoltare i cittadini e le loro opinioni in merito per capire se ci sono modifiche o richieste da poter soddisfare in questa fase. ILntratto più importante, secondo Marchiol, è la ciclabile bidirezionale di via Lumignacco, che andrà a collegare il quartiere con la parte esterna dl centro urbano. Uno dei punti da chiarire è capire se il tratto di ciclabile che dovrebbe passare all’interno dell’ex caserma Piave, che la giunta precedente aveva stabilito di trasformare in un bosco urbano. Si tratta del terzo lotto,  che dovrebbe essere realizzato sull’argine del canale Ledra per arrivare al Gervasutta. Il nuovo esecutivo vorrebbe trovare soluzioni alternative visto che ci sono le tempistiche per apportare delle modifiche anche sostanziali.