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Quale sarà il futuro della lingua friulana?

Se ne parlerà a Udine, il 5 novembre, alla III Conferenza sulla marilenghe indetta dalla Regione.

Secondo un’indagine sociolinguistica promossa dall’ARLeF Agenzia regionale per la lingua friulana  la “marilenghe” è parlata da 610mila persone presenti in 173 comuni del Friuli-Venezia Giulia (ai quali si aggiungono 7 comuni del Veneto). La Regione FVG promuove lo sviluppo del friulano attraverso una serie di attività che partono dalla scuola sino a giungere all’utilizzo delle nuove tecnologie e, ogni cinque anni, su iniziativa del Consiglio regionale, convoca una Conferenza di verifica sulle politiche di tutela.

La III Conferenza regionale sulla lingua friulana

Venerdì 5 novembre 2021, si terrà la III Conferenza regionale sulla lingua friulana: avrà il compito di valutare le attività di tutela e promozione svolte nell’ultimo quinquennio, ma soprattutto di proporre nuove azioni utili allo sviluppo della lingua friulana. L’appuntamento, aperto al pubblico, è fissato a Udine, nella sede della Regione FVG, e avrà inizio alle ore 14.30.

Dopo i saluti delle autorità e un approfondimento sulla situazione sociolinguistica attuale della lingua friulana, in particolare sarà presentato il nuovo Piano Generale di Politica Linguistica 2021-2025, approvato proprio nei giorni scorsi dalla Regione FVG. Si tratta di un testo di pianificazione importante, strutturato per dare impulso all'utilizzo sociale e istituzionale del friulano nella società e che pone un forte accento sull'attività svolta nelle scuole per un'educazione plurilingue e sulle nuove tecnologie. Nel corso della Conferenza si alterneranno alcuni esperti che illustreranno le strategie future per lo sviluppo della lingua friulana con riferimento ai seguenti settori: Corpus della lingua (vale a dire dizionari, grammatiche, etc.), Pubblica Amministrazione, Istruzione, Tecnologie, Mass media e Promozione sociale. Il programma completo è disponibile sul sito dell’ARLeF.

Come partecipare

La Conferenza si svolgerà nell’Auditorium “A. Comelli” del palazzo della Regione FVG, in Via Sabbadini 31, a Udine. Per partecipare è necessario compilare la Scheda di Iscrizione. La partecipazione è gratuita, fino ad esaurimento dei posti disponibili, e il termine per l’iscrizione è mercoledì 3 novembre 2021. A quanti parteciperanno in presenza e ne faranno richiesta, verrà trasmesso, via email, l’attestato di partecipazione.

La conferenza prenderà avvio alle 14.30, ma l’auditorium sarà aperto già dalle 13.45, per consentire le procedure di accesso nel rispetto della normativa vigente anti Covid-19. Le lingue di lavoro della conferenza saranno il friulano e l’italiano e a disposizione dei partecipanti ci sarà un servizio di traduzione simultanea.

La partecipazione in presenza non è l’unica modalità prevista dagli organizzatori. Si potrà infatti seguire questa importante iniziativa anche nella modalità streaming, attraverso ben tre diversi canali: il profilo FB ARLeF e il canale YouTube ARLeF daranno modo di seguire la conferenza nella lingua originale in cui i relatori si esprimeranno, quindi in friulano o in italiano; attraverso la diretta web tv disponibile sul sito del Consiglio regionale FVG, chi non conosce la lingua friulana avrà modo di seguirla completamente in lingua italiana, grazie al servizio di interpretariato in sala.

Come portare il proprio contributo

Ogni cittadino è invitato a intervenire in maniera attiva. È possibile, infatti, inviare il proprio contributo, un’analisi o una proposta concreta sulle tematiche della Conferenza. Chiunque lo desideri potrà inviare una email a conference@sportelfurlan.eu. Sarà importante anche indicare chiaramente il proprio Nome, Cognome, recapito email, recapito telefonico e eventuale ente di appartenenza. Attenzione: i contributi andranno inviati entro e non oltre il 31 ottobre 2021.

L’organizzazione della Conferenza è coordinata da una Cabina di regia composta da Consiglio Regionale FVG, ARLeF, Assessorato regionale alle autonomie locali, Assemblea di comunità linguistica friulana, Università degli studi di Udine, Direzione centrale autonomie locali, funzione pubblica, sicurezza e politiche dell’immigrazione e il Servizio lingue minoritarie e corregionali all’estero, Direzione centrale lavoro e il Servizio istruzione, Ufficio scolastico regionale.

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