Una storia lunga ben 45 anni, a Ciconicco la rappresentazione della Via Crucis
Taglia un traguardo straordinario a Ciconicco di Fagagna la sacra rappresentazione vivente della passione e morte di Gesù Cristo. Venerdì Santo, 7 aprile, andrà infatti in scena la 45ª edizione di uno degli appuntamenti più amati del Triduo Pasquale in Friuli Venezia Giulia.
Ideata e realizzata dall’associazione culturale ciconicchese “Un Grup di Amis” l’iniziativa affonda le radici in un fortissimo senso di comunità, capace di tenere vivo un patrimonio inestimabile di valori e tradizioni. Corale è infatti lo sforzo che, di anno in anno, consente di mettere in scena una rappresentazione unica nel suo genere che però senza le mani operose di decine e decine di volontari non sarebbe possibile realizzare.
«Un impegno che si rinnova – sottolinea il presidente del sodalizio, Andrea Schiffo –, con una nuova rappresentazione, diversa, ma chiaramente identificabile e saldamente iscritta in una storia lunga ben 45 anni. Come associazione siamo convinti che sia fondamentale tramandare le nostre tradizioni e continuare dunque a realizzare questa Via Crucis. Proprio in tale ottica assumono particolare rilevanza le numerose collaborazioni, in primis quella con le scuole del territorio. È infatti alle nuove generazioni che più ci preme trasmettere questo patrimonio di valori e tradizioni. Non solo. È per noi importante anche condividerlo con chi ha altre origini o vive dimensioni identitarie diverse. Mancare allo sforzo comune per conservare il nostro valore culturale locale equivarrebbe a contribuire all’appiattimento antropologico, all’omologazione, all’estinzione del nostro essere ciconicchesi, fagagnesi, friulani e non da ultimo italiani ed europei».
Vox Populi Vox Dei
Vox Populi Vox Dei è il titolo dell’edizione 2023 della Sacra Rappresentazione di Ciconicco la cui regia è stata affidata a Fabiano Fantini e a Claudio Moretti. «I racconti evangelici collocano la morte e la resurrezione di Gesù in corrispondenza con la festa del Pesach, durante la quale gli Ebrei celebrano la liberazione dalla schiavitù in Egitto – spiegano Fantini e Moretti –. Il simbolismo che caratterizza il rito cristiano è fortemente radicato in quello ebraico, innanzitutto nel significato della parola Pesach “passaggio”. Se per gli Ebrei indica la liberazione dallo stato di prigionia a quello di libertà, per i cristiani la resurrezione di Gesù è il passaggio dalla morte alla vita, dalle tenebre del peccato alla luce della redenzione. Se la costruzione drammaturgica della Passione di quest’anno parte con la comparazione del Pesach ebraico alla Pasqua cristiana – proseguono –, è dal Vangelo di Marco, il più misterioso e carico di simboli, che abbiamo attinto gli spunti per lo sviluppo narrativo. Innanzitutto, a vivere la vicenda e a raccontarci i fatti saranno i personaggi minori: servi, popolani, discepoli smarriti, ma anche coloro che nell’incontro con Gesù hanno trovato la liberazione dal male, personaggi che attraverso il travaglio interiore hanno scorto una luce nelle tenebre». A curare le scenografie è stata Luigina Tusini.
Le info per partecipare
La sacra rappresentazione vivente della passione e morte di Gesù Cristo si terrà Venerdì Santo, 7 aprile, e in replica domenica 16 aprile, sempre alle 21. Venerdì Santo, alle 16.30 sul sagrato della chiesa dei Santissimi Apostoli Cosma e Damiano ci sarà la benedizione e distribuzione del pane, mentre dalle 21 sulle colline della località si svolgerà la sacra rappresentazione. La manifestazione si terrà anche in condizioni meteo incerte. L’organizzazione si riserva la possibilità di rinvio all’ultimo momento qualora le condizioni metereologiche ne impedissero lo svolgimento in completa sicurezza. Non è necessaria prenotazione. L’assegnazione del posto a sedere verrà effettuata in base all’ordine di arrivo. Per informazioni si può inviare un sms o messaggio WhatsApp al numero 351/8778014.