Il Capitale: a Contatto la storia di "un libro che ancora non abbiamo letto"
In un mattino dell’estate 2021, il 9 luglio, 422 operai ricevettero una mail: erano stati licenziati. La compagnia Kepler-452 prosegue la sua ricerca sulla realtà e si avvicina a una delle vicende sociali e politiche che ha fatto molto discutere in Italia, il licenziamento collettivo da parte dell’azienda GKN di Campi Bisenzio, e lo fa dopo aver deciso di mettere in scena "Il Capitale di Karl Marx".
?"Il Capitale: un libro che non abbiamo ancora letto" è il nuovo spettacolo di Nicola Borghesi e Enrico Baraldi della compagnia Kepler–452 in arrivo a Teatro Contatto sabato 24 febbraio alle 20.30 al Palamostre di Udine. Vincitore del Premio Speciale Ubu 2023, lo spettacolo intreccia il classico di Karl Marx con il dramma del licenziamento di 422 operai metalmeccanici della GKN di Campi Bisenzio, coinvolti sul palco.
Lo spettacolo
Nicola Borghesi ed Enrico Baraldi decidono di girare l’Italia alla ricerca di quei luoghi in cui le pagine di Marx diventano persone, luoghi, accadimenti. Borghesi e Baraldi hanno dormito dentro la fabbrica occupata, intervistato centinaia di operai, partecipato a picchetti, assemblee, manifestazioni, ascoltato, osservato, cercando di instaurare un dialogo creativo tra Il Capitale e quello che succede al presidio, tra un classico della letteratura filosofica ed economica e un gruppo di esseri umani. La loro attenzione si è concentrata su tre persone: Iorio, manutentore, Felice, operaio addetto al montaggio e Tiziana, operaia addetta alle pulizie, che hanno invitato in scena con loro.
Il Capitale è un racconto su cosa significhi trascorrere vent’anni in fabbrica. Uno spettacolo sul tempo, sul suo scorrere, su chi lo possiede, su chi lo vende, lo acquista, lo libera.